Il gol di Zito contro il Carpi

I PROTAGONISTI

Salernitana, riscossa Zito e Adamonis: le riserve sono certezze

Il portiere scuola Lazio scaccia le prime critiche con una prestazione super

 

SALERNO - Non chiamatele riserve. Ma certezze su cui contare, in ogni occasione, nell’emergenza così come nell’ordinarietà. La sconfitta ai rigori nel terzo turno di Coppa Italia sul campo del Carpi non lascia soltanto l’amaro in bocca a una Salernitana che, per un’ora di gioco, ha dimostrato di poter mettere sotto la formazione di Calabro, fra le candidate a giocarsi un posto nei playoff. Il calo nel finale, poi, ha mischiato l’esito finale di una gara decisa soltanto dai penalty e che, fino al 60’, sembrava poter regalare al cavalluccio marino la prestigiosa sfida con il Torino.  Non sembra un caso che il crollo dei granata sia arrivato proprio dopo la sostituzione di Antonio Zito. L’ex Avellino conferma di già aver trovato una discreta condizione atletica, quella mancata nelle passate stagioni: l’esterno per un’ora ha dato tutto, schierato a sorpresa da Alberto Bollini nel tridente offensivo al posto di Sprocati. Esperimento riuscito, una prova superata che sarà utilissima anche in vista del campionato, nonostante gli imminenti e ormai definiti arrivi dal mercato di Cicerelli e Gatto. Zito è disposto a tutto pur di trovare spazio nella Salernitana: inserito nella lista dei partenti fin da prima dell’inizio dei trasferimenti, il calciatore napoletano, a testa bassa, ha lavorato duramente nel ritiro di Roccaporena, mettendosi a disposizione del trainer di Poggio Rusco. Che l’ha provato in ogni posizione del campo: da vice Vitale sulla fascia sinistra della difesa, da interno di centrocampo. E, infine, da ala pura: una prestazione al di sopra delle righe, condita anche con la rete del momentaneo 0-2, che in attesa dei rinforzi fa tirare un sospiro di sollievo dopo l’infortunio che priverà i granata di Orlando almeno fino all’inizio del nuovo anno.  Una voglia di imporsi che Zito non lesina ad esternare sui social. Pochi minuti dopo il fischio dell’infinita battaglia del Cabassi, dal suo profilo Instagram è comparso un messaggio. Forte e chiaro. Da leader dello spogliatoio: «Sono felice per il gol ma e servito a poco. Ma il mio sogno è sotto la Curva Sud, è solo un’emozione vedere quel muro di gente infinito - il desiderio di Zito -. Ora testa al campionato».
 Una bella (ri)scoperta. A Carpi, però, la palma del migliore in campo se l’è meritata un’altra “riserva”. Già diventata certezza. Le parate di Marius Adamonis non sono passate inosservate. C’ha messo pochissimo, il pipelet lituano pupillo del co-patron Claudio Lotito, a scacciare l’ombra di Thomas Strakosha, splendido protagonista con la Lazio quanto sciagurato nell’esperienza all’Arechi.

L’imminente arrivo di Radunovic pare aver “svegliato” il giovane estremo difensore, autore di almeno cinque interventi al di sopra delle righe al Cabassi, capace nella lotteria finale dei penalty di respingere la conclusione di Jelenic e intuire tutte le conclusioni dei tiratori emiliani. Per la prima volta nella storia, la porta della Salernitana non vedrà portieri italiani (il terzo sarà uno fra il greco Iliadis e il romeno Cojocaru) ma i tifosi dell’ippocampo possono star sereni. Radunovic ha fatto vedere già le sue qualità nello scorso campionato da avversario con l’Avellino: senza il portiere serbo, il risultato sarebbe stato ben più largo in favore dei granata. Alle sue spalle ora si sa di poter contare sull’apporto di uno specialista in rampa di lancio. E che, chissà, potrà puntare di qui a breve anche a una maglia da titolare. (a.c.)