Salernitana, primo esame per la difesa

Sanderra: «Evitare disattenzioni che possono costarci care». Tuia potrebbe fare il centrale con Siniscalchi e Molinari

SALERNO. La trasferta di Gubbio, sfida insidiosa contro una squadra sbarazzina, ha valore di “nuovo esame” per la difesa della Salernitana. Nuovo, cioè secondo, perché il primo contro il Lecce ha messo in evidenza qualche crepa che solo lo strabiliante 2-1 ottenuto in rimonta ha in parte coperto. I difettucci non sono passati sotto traccia. Anzi, Sanderra, che lavora da tempo a un progetto di Salernitana granitica nella propria metà campo, ha riconosciuto e sottolineato disattenzioni che vanno cassate alla svelta: «Siamo una squadra che davanti ha un potenziale enorme e quindi il gol prima o poi lo fa – ha detto il tecnico -. Di contro, bisogna assolutamente evitare disattenzioni che possono costarci caro». Ieri mattina al “Terzo Tempo” ha fatto altre prove: Luciani, Siniscalchi, Tuia e Piva opposti a Sbraga, Molinari, Rizzi e Chirieletti. Esperimenti che potrebbero essere segnali di ballottaggi ma sussurrano che Luciani giocherà, preferito a Sbraga, e che Tuia potrebbe trovar spazio in aggiunta (e non in alternativa) ai titolari Siniscalchi e Molinari. La certezza comunque è che la Salernitana debba registrare la fase difensiva, talvolta in ambasce pure contro la Gelbison in amichevole, per custodire meglio il tesoretto di gol che la prima linea può assicurarle. Nelle ore roventi di calciomercato, la società aveva anche pensato di ingaggiare un difensore centrale di piede mancino. È stato, però, solo un pensiero di mezz’estate, anche perché il chiodo fisso era sempre Blanchard e il Frosinone non se n’è privato. Convinta che i difensori a disposizione di Sanderra fossero comunque di prim’ordine, la Salernitana non ha dato peso ai 38 anni di Molinari e ha indirizzato il mercato-grandi firme verso l’ingaggio di uomini che potessero rafforzare altri reparti. La difesa no, confermata quasi in blocco l’ossatura dell’anno scorso con l’aggiunta di Siniscalchi che ha dato pure un calcio ai dubbi incrociando sul palo lungo il pallone del 2-1 col Lecce. L’arrivo di Rizzi è stato il ritocco, la ciliegina sulla fascia sinistra che darà staffetta e sprone a Piva. Al momento, però, in attesa che i nuovi (Rizzi tra questi) mettano benzina nel serbatoio, Sanderra è deciso a confermare pure a Gubbio il pacchetto arretrato che l’anno scorso, con Iannarilli, è stato protagonista di grandi imprese, capace di conservare per centinaia di minuti l’inviolabilità della porta. Quest’anno subito bucata da Miccoli, l’extralusso. Al di là della prodezza del fuoriclasse, è innegabile che, nel complesso, la fase difensiva granata abbia cigolato in alcune circostanze nella gara d’esordio: nel primo tempo Iannarilli ha detto no la seconda volta a Miccoli e Piva ha evitato il raddoppio del Lecce con una splendida diagonale; alla ripresa c’è stata qualche indecisione su palle vaganti, poi Iannarilli ha di nuovo fermato Miccoli e il palo l’ha salvato dalla staffilata di Bogliacino. A Gubbio si cambia registro, Sanderra vuole il muro.

Pasquale Tallarino

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