Il presidente Danilo Iervolino con l'ad Maurizio Milan alle celebrazioni per San Matteo

SERIE A

Salernitana, patron Iervolino si affida a San Matteo

Il presidente per la festa del Santo: «Ci deve guardare, abbiamo due gare importanti».

SALERNO - «Non sono nato qui ma ormai è chiaro che mi sento salernitano». Ore 10:10. Il van nero che include Danilo Iervolino arriva nei pressi del Duomo. Ad attendere il patron della Bersagliera ci sono l’amministratore delegato Maurizio Milan e don Roberto Faccenda, cappellano del club. «Quando posso vengo volentieri a Salerno, per me è sempre un piacere nonchè un onore rappresentare la Salernitana e vivere questa festa con questa carica prestigiosa. Nel nome della mia matrice culturale e religiosa ci tenevo particolarmente».

Il desiderio di vivere le celebrazioni di San Matteo, patrono della città che lo ha accolto come il liberatore e che ora gli affida le proprie ambizioni calcistiche, è molto forte. Iervolino lo tocca con mano, nella breve passeggiata che lo conduce fino a qualche metro dall’altare. Ad ogni passo c’è traccia della Salernitana: dalle bandiere esposte sui balconi, alle magliette indossate da qualche fedele. Perché, alla faccia della possibile blasfemia, per qualche ora San Matteo sarà la priorità, prima di ripensare alla Salernitana, alla sfida con il Frosinone e a ciò che sarà. «Il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti», disse Arrigo Sacchi. Teoria confermata in pieno. Iervolino sorride, si presta a qualche selfie con i tifosi non curanti della security al servizio del patron.

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