Salernitana-Paganese a porte aperte

La sfida del 22 dicembre si giocherà all’Arechi alle 12.30: via libera ai supporters azzurrostellati muniti di tessera del tifoso

SALERNO. Tutto confermato: Salernitana-Paganese il 22 dicembre all’Arechi, alle ore 12.30, coi tifosi azzurrostellati “tesserati”. A loro la Questura ha chiesto, attraverso la Paganese, di muoversi solo in autobus.

Questore De Iesu, come vi preparate al nuovo derby?

«Ho voluto parlare direttamente con il presidente della Paganese, Trapani. Gli ho chiesto di farsi portavoce presso i tifosi. Attivismo immediato e concreto: chiediamo il reperimento di bus per canalizzare l’afflusso di tifosi all’Arechi. Ciò significa facilitare il lavoro delle società, dare garanzie alle comunità coinvolte, favorire l’ordine pubblico. Riscontrata piena collaborazione. C’è interesse convergente».

Apertura di credito dopo il faccia a faccia di Mercato San Severino?

«Le criticità non sono quelle di Salernitana-Nocerina. I rapporti tra frange oltranziste delle tifoserie salernitana e paganese non sono più idilliaci dal 2010 ma non ho ritenuto proporre al Prefetto, per questa gara, il provvedimento di chiusura dello stadio ai tifosi ospiti. Non intendiamo vietarla, dunque, piuttosto riservarla ai tifosi della Paganese muniti di tessera del tifoso».

Dove, nell’anello inferiore della curva Nord?

«Nel 2010 andarono nei distinti ma non accadrà più. Sistemati nella Nord, solo nel lato confinante coi distinti chiusi al pubblico».

Fischio d’inizio alle 12.30?

«Sì, come per Salernitana-Prato. Dalla prima partita del 2014, Salernitana-Gubbio del 19 gennaio, si ritorna alle 14.30».

Ma ci saranno ancora le Luci d’Artista.

«Con Prato e Paganese si anticipa perché siamo nel periodo pre-natalizio, quello con maggiore concentramento di turisti. A gennaio inoltrato l’effetto Luci d’Artista va scemando. A ciò si aggiunga che Salernitana-Paganese è un derby ed è consigliabile cominciare prima per liberare prima i parcheggi che circondano lo stadio. Il 22 dicembre, a tre giorni dal Natale, concentramento elevato di persone e bus: non possiamo permetterci spazi di manovra risicati. Giocando alle 12.30 non c’è commistione».

Se un tifoso tesserato della Nocerina le chiedesse “perché io no?”, cosa risponderebbe?

«All’epoca cogliemmo malessere forte e contrapposizione atavica: si sta a casa, se sull’altro piatto della bilancia c’è la salute a repentaglio. Ho grande rispetto per la parte sana del tifo nocerino, che annovera oltre 6mila “tesserati”. La maggioranza è sana ma c’è una parte violenta e malata che condiziona le scelte della società e fa un danno ai tifosi sani. A fronte delle foto pubblicate da noi dopo gli arresti per i fatti del 30 agosto, in occasione di Nocerina-Perugia, la parte sana del tifo nocerino che dice? Quelle immagini-documento interessano o no? Altrimenti si fa retorica. È tempo di isolare i violenti».

Pasquale Tallarino

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