Salernitana, oggi la verità

Lotito punta alla presidenza della Lega di B: il futuro del club in sospeso

SALERNO. Il grande giorno è arrivato: a Milano, fischio d’inizio alle ore 13, Claudio Lotito e di conseguenza la Salernitana “giocano” una partita che vale una finale. È in programma l’assemblea elettiva di Lega B, sono in ballo anche le quote azionarie granata: la categoria deve scegliere il presidente di tutti i presidenti e Lotito, che ha più volte parlato di candidatura «per spirito di servizio», ambisce all’incarico che gli consentirebbe di rientrare in Consiglio Federale, stavolta in quota serie B, mollando contestualmente il timone della Salernitana per incompatibilità. «Se è presidente di una società di A, che ci fa da noi?». Ecco lo spiffero velenoso, pronunciato a più riprese dai suoi detrattori. La fronda non la guida solo Stirpe, il nemico di sempre dimessosi dalla carica di consigliere di Lega per protesta, ma al partito degli oltranzisti si sono aggiunti Entella e Benevento. Molti ora caldeggiano la candidatura di Andrea Corradino. Vice presidente vicario da quando Abodi si è dimesso, Corradino può tentare la scalata alla presidenza della Lega di B e avrebbe carte in regola per riuscirci, cioè un congruo numero di voti. Ne occorrono almeno 12 al terzo scrutinio ma sarà innanzitutto indispensabile che oggi si presentino in assemblea 15 società su 22, altrimenti i lavori non inizieranno e lo spettro del commissariamento, ormai dietro l’angolo, si materializzerà. «Mi candido per unire la Lega e trovare una soluzione politica alla nostra governance - ha detto Corradino - sento il dovere istituzionale e morale di offrire, in prima persona, una soluzione alla complessa situazione che la nostra Lega sta fronteggiando. Da vice presidente facente funzioni ho cercato di garantire la più alta rappresentatività della Lega, supportato dal prezioso contributo dei consiglieri, ai quali ho costantemente riportato le risultanze della mia attività, coadiuvato dall’operato di Bedin, il dg». Parole chiare e soprattutto con un taglio istituzionale. Insomma Corradino pare avere le spalle larghe. Nel frattempo Lotito lavora ai fianchi dei presidenti di B, ricalcola i propri voti, ha promesso battaglia su mutualità e proventi tv. La Salernitana e i tifosi sono col fiato sospeso, perché Lotito dovrà cedere il suo pacchetto azionario (Mezzaroma in pole), se sarà eletto presidente della Lega B. Ieri il telefono del co-patron era bollente, utilizzato per chiacchierare anche con gli indecisi. Non è escluso che il banco lo faccia saltare proprio lui coi fedelissimi, se percepisse di essere stato nettamente scavalcato. La strategia del rinvio, che però farebbe a cazzotti con l’ipotesi assai probabile del commissariamento, gli consentirebbe, infatti, di serrare i ranghi in vista del ricambio in B, pronta ad accogliere Pescara e Crotone, società amiche. Senza dimenticare i buoni rapporti con Foggia e Venezia. In attesa delle elezioni, il mercato della Salernitana vive una fase di studio: piacciono Signori del Vicenza, che ha anche Giacomelli, Orlando e De Luca. Bollini lascia nel mirino i laziali Crecco, Germoni, Palombi e Filippini. Quest’ultimo ha detto: «Bollini, come Inzaghi, è stato un tecnico fondamentale per me. Abbiamo vinto uno scudetto storico con la Primavera. Ho fatto tre anni di B, mi sento pronto. Per cosa? Il prestito con l’Entella è finito, aspetto di incontrare la Lazio per sapere dove andrò».
Pasquale Tallarino
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