Salernitana, Lovato “suda” per i granata e le Olimpiadi

Presente ma soprattutto futuro. Matteo Lovato sveste per qualche minuto i panni da difensore e indossa quelli da regista, lanciando in alto le ambizioni della Salernitana. Duro in campo, concreto fuori. Il difensore dell’Under 21 guarda in faccia alla realtà e s’immagina al centro di un club pronto ad alzare l’asticella: «Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo con qualche giornata d’anticipo, tutto secondo i piani. Ora però vogliamo chiudere al meglio, portare a casa altri punti e soprattutto mettere le basi per ciò che sarà l’anno prossimo».

Matteo Lovato, il futuro è già oggi. Ma ripensando a dieci mesi fa: cosa l’ha spinta ad accettare la Salernitana?

Il progetto che mi è stato presentato dal direttore De Sanctis. Prima dell’inizio del campionato era tutto chiaro. Le promesse sono state mantenute e la squadra ha preso la direzione che il direttore mi aveva anticipato. Credo che sia stata una stagione positiva per la Salernitana, soprattutto perché rivolta al prossimo anno, delineare il percorso di una strategia non a breve termine ma che punta a consolidarsi col tempo, imponendosi come è riuscito ad Atalanta o Sassuolo.
 

Questo finale di stagione ha cancellato anche una sua prima parte in campionato complicata: gli infortuni, qualche errore di troppo, i primi mugugni. Ora invece si sente una certezza per il prossimo anno?

Ho iniziato con qualche deficit ma sono sempre rimasto concentrato sulla volontà di cambiare direzione velocemente, di farmi scivolare tutto pensando solo al campo. Quest’anno, anche se non sono riuscito a realizzare tutto quello che mi ero prefissato, lo considero fondamentale per la mia crescita: sono molto soddisfatto della reazione mentale, dello scatto che ho fatto per tirarmi fuori da un momento difficile, in cui tutto sembrava andare storto.

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