SERIE A

Salernitana, le urla del mister Castori squarciano il silenzio

Durante l’allenamento indicazioni tecniche dettate a squarciagola per spronare Belec e compagni

«Voglio vedere il veleno». Le urla di Fabrizio Castori squarciano il silenzio del Centro Sportivo Mary Rosy e arrivano fin sulla spiaggia poco distante dove qualche coraggioso approfitta della giornata quasi estiva per un ultimo tuffo. L’unico rumore che riecheggia giunge dall’alto, dal drone telecomandato dal figlio del tecnico granata, Marco, impegnato a riprendere i movimenti effettuati dalla squadra durante la seduta mattutina, rivisti successivamente dal mistere dal suo staff. La squadra si ferma, scosta gli occhi dal pallone e ascolta il tecnico impartire indicazioni e suonare la carica, consapevole di dover affinare al meglio i movimenti, rendere impeccabili gli automatismi per centrare la prima vittoria in stagione e lasciare l’ultimo posto. In Castori e in tutta la Salernitana la sensazione che il pomeriggio di sabato possa rappresentare un autentico spartiacque per la stagione si tocca con mano.

Fondamentale saranno i novanta minuti con il Genoa: una vittoria permetterebbe alla panchina del trainer di Tolentino di non traballare, dando un’iniezione di fiducia da sfruttare lungo la sosta per le nazionali. Altrimenti il rischio di un addio anzitempo è ipotesi da prendere in considerazione, nonostante le parole dell’amministratore unico Marchetti e la vicinanza del direttore sportivo Fabiani . Il verdetto arriverà dal campo ma un lottatore come Castori ha tutt’altra intenzione di alzare bandiera bianca. La rabbia per il ko con il Sassuolo nonostante l’ottima prestazione si è trasformata in benzina da mettere nel motore della squadra per alimentare la marcia d’avvicinamento alla sfida con il Genoa. Indicazioni continue, il suono del fischietto ad accompagnare ogni esercitazione così come il ritornello a chiedere massimo impegno in ogni singola seduta.

Da giorni Castori sta chiedendo alla sua squadra di ripetere i movimenti in maniera automatica, spiegando che la stessa attenzione e la medesima cattiveria con le quali si scende in campo in allenamento aiuta a non sbagliare in partita, lì dove ora c’è necessità di raccogliere i frutti del lungo lavoro di semina svolto. «Voglio vedere il veleno» resta il mantra, il messaggio che riecheggia: alla Salernitana il compito di battere il Genoa e azzannare, finalmente, il campionato di serie A.

(sa.ro.)