Salernitana ko senza sfigurare

Pazzini e Luppi regalano 3 punti alla capolista, granata fermati da errori di mira e da un palo

VERONA. Non si consuma la vendetta della Salernitana sei anni dopo. A Verona i granata cadono 2-0, ma la prestazione offerta è più che incoraggiante. Pazzini e Luppi decidono un match intenso, giocato a viso aperto, ma con qualche limite da parte dei granata, che alternano imprecisione e sfortuna nella fase offensiva. Il momentaneo pareggio viene fallito in due occasioni, prima del raddoppio della capolista, poi ci sono altre situazioni in cui la Salernitana potrebbe almeno rendere meno pesante il passivo, ma la porta del “Bentegodi” è stregata. Sfuma così la terza vittoria di fila, ma tornare a casa a mani vuote dal campo dell’Hellas può starci, anche se per un’ora la squadra di Bollini gioca alla pari e risponde colpo su colpo agli scaligeri, senza disunirsi neanche quando Pazzini sblocca il match.

L’avvio della Salernitana è apprezzabile per la determinazione con cui gli uomini di Bollini cercano varchi, provando anche ad alzare i ritmi sugli esterni. Di vere e proprie azioni pericolose, però, i granata non ne creano, pur con un centrocampo imbottito per avere la superiorità numerica sugli avversari. Ne esce fuori un predominio territoriale che il Verona fronteggia bene, soprattutto perché Coda e Rosina dialogano poco con i compagni, vanificando gli inserimenti dei centrocampisti. Eppure, basta una disattenzione alla Salernitana per capitolare: dopo appena 22’ Tuia di testa serve involontariamente Pazzini sulla trequarti, facendo partire un’azione che porta Pisano al cross e il capocannoniere della B a finalizzare di testa, per il suo diciassettesimo centro in campionato.

Non si scompone la squadra di Bollini, riprende a giocare con intensità, ma spinge in sostanza soltanto da un lato, a destra, dove Improta dà vita a un duello bellissimo in ogni zona del campo contro Souprayen, spuntandola in qualche caso come quando mette sulla testa dell’accorrente Della Rocca un buon pallone non concretizzato dal centrocampista. È coraggiosa la Salernitana, ma la fiducia dei granata rischia di scomparire definitivamente quando ancora una volta Pazzini si infila tra Tuia e Perico calciando a lato di pochissimo. La carica prova a suonarla Ronaldo, con una botta dalla distanza velleitaria. Va meglio a della Rocca, che riesce a ottenere un corner girando dal centro dell’area. Il primo tempo, insomma, è un continuo botta e risposta.

Non si arrende la Salernitana, sotto di un gol all’intervallo. Nella ripresa la formazione granata confeziona anche le sue occasioni migliori, prima con Ronaldo, che anticipa Zuculini e si libera al tiro colpendo la base del palo, poi con Della Rocca che riceve un assist di Rosina e tutto solo in area impatta male il pallone sprecando la più limpida palla-gol dei granata.

Puntuale arriva il raddoppio dell’Hellas, con Zuculini, al debutto in gialloblù, che serve Luppi il cui diagonale è perfetto per il 2-0, dopo una voragine lasciata a centrocampo da Ronaldo e Busellato che costringono Tuia ad uscire alla disperata al limite dell’area, rischiando anche il fallo. Bollini prova a rientrare in partita, manda in campo Donnarumma e Joao Silva per Busellato e Rosina e i due nuovi entrati creano subito qualche apprensione a Nicolas. L’attaccante di Torre Annunziata, escluso dall’undici titolare, si muove tanto, il suo ingresso rivitalizza anche Coda, un po’ troppo isolato con Rosina in campo.

Nella forma va meglio, ma nella sostanza c’è solo un tiro centrale dello stesso Donnarumma a chiamare in causa Nicolas. Meglio la conclusione di Perico, nel finale, con il portiere del Verona che deve volare per evitare la rete. Anche Joao Silva va vicino al gol, di testa, ma la rete della bandiera non arriva. E a tempo scaduto Pazzini vede negarsi il gol da Gomis. Finisce 2-0, il Verona da solo in vetta, ma la Salernitana c’è.

AFN

©RIPRODUZIONE RISERVATA