«Salernitana, insieme per darmi la B»

Guazzo non nasconde le richieste di altri club ma si dichiara pronto a rinnovare il contratto e fissa il prossimo obiettivo

SALERNO. Matteo Guazzo è l’attaccante col piede più caldo, 6 gol in 5 partite. «Tutti difficili – scherza – perché sbaglio solo quelli clamorosi». È la boa, lo stoccatore, il rifinitore «ma – aggiunge - il modulo col trequartista è una comodità perché toglie lavoro alle punte e le lascia lucide in zona gol». Guazzo è il degno partner di Ginestra eppure la Salernitana non l’ha ancora blindato. Che succederà? «Altri hanno bussato – dice - ma ho dato disponibilità a restare dove sono. Se la Salernitana mi chiamasse a firmare il prolungamento, sarei felicissimo perché potrei aprire un ciclo qui. Gioco per questi colori e fino a giugno li rispetto». Da marzo, però, è autorizzato a firmare precontratti con terzi, se Lotito non interviene. Il rischio c’è ma lui dribbla. «In questo periodo arrivano telefonate fatte pure per distrarre un atleta nel prosieguo della stagione. Il mio procuratore ha già detto tanto: piena disponibilità a restare, priorità alla Salernitana. L’unico rammarico è non aver ancora giocato in B - con Dionigi delle Reggina mi sento spesso perché è un amico e c’è stima -. Ero andato a Taranto per tentare il salto ma il sogno svanì al 93’ della semifinale contro l’Atletico Roma. Forse avrei potuto osare di più da giovane, dopo la trafila juventina. Invece ho fatto tanta gavetta, sono ripartito dai dilettanti. Ero arrivato a Salerno senza ritiro estivo e con qualche chilo di troppo; consapevole, però, che il mio momento sarebbe arrivato. Questo è il momento, sono felice, me lo tengo stretto».

Guazzo ha fatto dieci gol, Ginestra due in più. È lotta serrata per la classifica dei cannonieri? Il piemontese frena: «Con Ginestra ho un rapporto che va al di là del calcio. C’è amicizia, non c’è rivalità, non voglio battere nessuno. La sana concorrenza, invece, fa bene. Il gol è il pane dell’attaccante ma non mi sono mai ingolosito. Non a caso, nei miei contratti non c’è mai stato il bonus per i gol realizzati. Il premio più bello è quello collettivo: lo prenderemo tutti insieme quando vinceremo il campionato. Se faccio 15 o 20 gol, il bonus lo vado a trattare il prossimo anno..». Poi due flash toscani: «A Poggibonsi nessun mugugno. Anzi, dissi io a Mancini di battere il rigore perché ero a terra infortunato. A Pontedera, invece, ci rimasi male e lo ammetto. Venivamo da 4 partite nelle quali si stava facendo bene a dispetto della squalifica di Ginestra e non mi aspettavo di star fuori. Susini spese parole di fiducia e di sprone. Oggi lo ringrazio». Dopo la scorpacciata di gol contro le abruzzesi, c’è pericolo di adagiarsi? «Motivazioni feroci anche in allenamento. Affronteremo piccole e grandi con la stessa cattiveria e concentrazione».

Pasquale Tallarino

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