SUBBUTEO

Salernitana in serie A nel calcio tavolo

Il team del cavalluccio marino guidato da Nappa ha stravinto il campionato, chiudendo imbattuto

SALERNO - Il sogno è di riconquistarla nel calcio. Ma c’è una Salernitana con il cavalluccio marino sul petto che la serie A l’ha già raggiunta e, adesso, ha l’obiettivo di qualificarsi per l’Europa. Un’ambizione di cui non fa mistero Enzo Nappa, presidente- giocatore del Subbuteo Club Salernitana, squadra che pratica e promuove il calcio tavolo, la versione agonistica dello storico subbuteo. I granata del football in miniatura sono reduci da una stagione strepitosa (17 vittorie e 5 pareggi), terminata con il ritorno in massima serie dopo un solo anno in cadetteria e con la convocazione ai Mondiali - sia individuali e che a squadre - di Lucio Canicchio, tesserato del club. Fondato nel 2009 e inizialmente iscritto alla divisione Interregionale come Phoenix Table Soccer Club, il Subbuteo Club Salernitana (denominazione acquisita dalla stagione 2011/12) ha conseguito dal 2011 al 2014 quattro promozioni consecutive, fino al raggiungimento della serie A. Un quadriennio magico, un cammino strepitoso, abbinato agli ottimi piazzamenti conquistati nelle varie competizioni: così il sodalizio salernitano è balzato al settimo posto (su 110 società) del ranking Italia, la speciale graduatoria stilata dalla Federazione Italiana Sport Calcio Tavolo. Una cavalcata verso l’alto che sembrava essersi arrestata. Ma dopo la retrocessione in serie B, la squadra di Nappa è ripartita con il morale a mille, riuscendo subito a centrare l’obiettivo prefissato. Un traguardo raggiunto dai romani Fernando Gasparini, Maurizio Lepri, Andrea Cosentini e Gabriele Silveri, dal perugino ed ex campione del mondo Cesare Santanicchia, dai milanesi Lucio Canicchio e Claudio Dogali, dal maltese Jean Carl Tabone e dal salernitano Enzo Nappa, componenti di una squadra che è rimasta imbattuta per l’intera stagione. Le attività del Subbuteo Club Salernitana, però, non si limitano soltanto alla prima squadra. I granata hanno anche il settore giovanile, gestito dal responsabile Cesare Santanicchia e che quest’anno ha consentito alla squadra di Salerno di partecipare ai campionati italiani Under 19 con il salernitano Giuseppe Marseglia e i perugini Andrea e Paolo Santanicchia. Sin dalla fondazione dell’associazione, tra l’altro, è stato istituito un “vivaio-scuola” al quale ognuno può accedere mediante il libero utilizzo dei campi e dei materiali da gioco. All’interno della sede (sita nei locali dell’Istituto Comprensivo “Gennaro Barra”) i tesserati del club tengono stage dimostrativi teorico-pratici aperti a tutti e nel corso dei quali vengono illustrati la tecnica, le tattiche ed il regolamento di gioco del Calcio in miniatura. La scuola di calcio tavolo è condotta in orario pomeridiano da un tesserato della prima squadra avente qualifica d’istruttore Federale Fisct che tiene un corso totalmente gratuito, destinato agli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria, oltre a quelli delle tre classi della scuola media inferiore. «Il nostro intento è promuovere l’avvicinamento dei giovani del territorio alla pratica sportiva del subbuteo- calcio tavolo, con l’obiettivo primario di infondere in loro i valori della lealtà sportiva unita al rispetto delle regole e dell’avversario - spiega il presidente Enzo Nappa -, oltre a quello di distoglierli dalla strada e da un eccessivo e smodato uso del computer, d’internet e dei giochi elettronici». Proprio per consentire ai più giovani di prender parte a un campionato, il Subbuteo Club Salernitana ha allestito una squadra satellite denominata Ippocampo Salerno che milita nel torneo di serie D con ambizioni di crescita. La formazione B dei granata è composta da Paolo Smaldone, Roberto Carbonaro, Carmine De Luca, Andrea Gasparini e Massimo Barrella.

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