LA PROMOZIONE

Salernitana in serie A, esplodono i quartieri: è più di “San Matteo”

In migliaia per strada fino a notte: Salerno non sta più “zitt”

SALERNO - “Troppo bello essere pisciaiuoli”. Potere della serie A. Tutto trasforma, facendo diventare Salerno qualcosa di magico. Di indimenticabile. Di irripetibile, in un giorno, il 10 maggio che sembra trasformarsi in un nuovo 21 settembre. San Matteo viene ringraziato continuamente in una città che fa saltare completamente gli schemi. Un bacio al patrono lo manda Kevin: ha 13 anni, la maglietta di Tutino autografata da tutti i calciatori della Salernitana. Gli eroi di questa impresa non ci sono: vanno a Roccaporena, per ringraziare Santa Rita e mantenere quella promessa della scorsa estate. Torneranno domani, per ricevere l’abbraccio della loro gente. A Kevin poco importa. In via Roma alza alto un fumogeno. Le lacrime a rigargli il volto: quel ragazzino sa che questa giornata non la dimenticherà mai. Quel ragazzino diventa il figlio ideale di tutta Salerno, che torna a respirare normalità ed eccessi grazie alla sua squadra. Al suo cuore pulsante.

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