Salernitana implacabile È una marcia trionfale

Guazzo e Ginestra stendono L’Aquila: la terza è staccata di otto punti

L’AQUILA. Una marcia trionfale nel giorno dell’Epifania. La Salernitana espugna il Fattori con un secco uno due targato Guazzo-Ginestra, allunga la serie positiva e vola verso la promozione in Prima Divisione, aumentando il distacco sulla terza, ora a otto punti. Numeri impressionanti, quelli dei granata. È il sedicesimo risultato utile di fila, il quindicesimo con Perrone in panchina. In Abruzzo conquistata la sesta vittoria di fila. Numeri da grande squadra, come grande si dimostra sul campo. Perrone si affida allo spartito tattico andato in scena nelle ultime due uscite stagionali. Confermato il modulo con un trequartista, Mounard, alle spalle del tandem offensivo composto da Guazzo e Ginestra. A centrocampo, torna al suo posto capitan Montervino (reduce da un turno di squalifica) al posto del giovane Zampa. Per il resto tutto confermato con Perpetuini in cabina di regia ed il genio di Mancini sul fronte sinistro della mediana. Sponda aquilana, Ianni deve fare a meno degli squalificati Ingrosso ed Infantino, ma recupera in extremis Pomante che si piazza al centro della difesa. Per il resto formazione tipo con il consueto tridente offensivo orfano di Infantino, mal supportato dal peso e dai centimetri di Colussi (ex di turno insieme a capitan Carcione e Improta) che finirà anzitempo negli spogliatoi per doppia ammonizione. Prima del fischio d’inizio viene assegnata la maglietta di Francesco Totti, messa all’asta per beneficenza dal capitano della Roma in favore di un’associazione Onlus abruzzese. Non solo. Al “Tommaso Fattori” torna l’aquila Thoron (simbolo delle ricostruzione post-terremoto aquilana) ed il falco sacro Isabeau. Il tutto mentre Lotito si accomoda in tribuna.

Nel primo tempo, i padroni di casa provano a rispettare le consegne di Ianni che aveva chiesto pressing asfissiante sui portatori di palla avversari. Iannini, però, sembra predicare nel deserto. Il metronomo aquilano, infatti, non trova il giusto supporto in Agnello e talvolta nemmeno in capitan Carcione. Il primo si preoccupa di tenere a bada Mancini, l’altro viene francobollato magistralmente da Montervino. La Salernitana, dal canto suo, rischia qualcosina soltanto in avvio complice qualche disimpegno troppo lezioso che si trasforma in pericoloso assist per via del molle terreno di gioco abruzzese.Poi Mancini sale in cattedra. Perpetuini prende per mano le redini del centrocampo e Mounard si accende a sprazzi. Ma quando lo fa manda in tilt la retroguardia avversaria. Mancini e Ginestra ci provano di fioretto, Mounard prima cerca il lob da quasi trenta metri (Testa si rifugia in angolo) e poi fa tutto da solo, centrando il palo dopo un’azione da playstation. I padroni di casa provano ad agire di rimessa, sfruttando la rapidità di Ciotola e l’inventiva di Iannini. Non basta. Prima dell’intervallo Guazzo (42’) sfrutta al meglio un servizio di Mounard: si gira in area e trafigge Testa. L’esultanza viene subito macchiata da una bomba carta lanciata dai supporter granata che colpisce di striscio Rinaldi. Il difensore resta a terra per qualche minuto, ma poi fortunatamente si riprende.

Nella ripresa, la musica non cambia. Gli abruzzesi provano a spingere, ma la capolista si ritrova pure in superiorità numerica per via della simulazione di Colussi che cade in area e becca il secondo giallo (13’). Partita in discesa che la Salernitana amministra bene e chiude con un missile terra aria (45’) di Ginestra che trafigge Testa.

Fabio Morini

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