Salernitana, il Torino ora rivuole Ventura

SALERNO - Quando 209 giorni fa si (ri)presentava su quel palcoscenico, di cui era stato per decenni protagonista consumato, per molti era un “allenatore finito” che non voleva rassegnarsi all’idea di godersi la pensione. Neppure sei mesi sono bastati a Gian Piero Ventura per smentire i profeti dell’epilogo annunciato. Sì, perché di denigratori della prima ora, di quelli che “tanto alla Salernitana finisce come con il Chievo”, prima tappa dell’ex ct dopo il fallimento della mancata qualificazione della Nazionale italiana al Mondiale di Russia 2018, proprio non ne mancavano. Adesso il vento è cambiato. Ed è tornato a spingere l’esperto trainer ligure verso una ribalta da serie A. Proprio mentre la sua avventura granata pare finalmente aver messo le ali, come raccontato da un rendimento che all’alba del 2020 ha proiettato la squadra dell’ippocampo in zona playoff, con un passo da primato nelle prime tre tappe del viaggio di ritorno dopo un girone da andata più incerto (ma comunque da non buttar via), non è un caso che il nome di Ventura sia ricomparso - prepotentemente - accostato alla crisi del “suo” Torino, la squadra che il “maestro” Gian Piero portò dalla serie B all’Europa. Urbano Cairo, presidente che Ventura ha rievocato spesso nel suo primo semestre salernitano per innestare un parallelo tra quell’approdo nella città della Mole («ci allenavamo sotto scorta, c’era una fortissima contestazione») e l’inizio della nuova avventura con il cavalluccio marino cucito sul petto, avrebbe pensato all’ex ct per un ruolo dirigenziale nella prossima stagione. I rumors dal Piemonte, infatti, parlano della volontà d’aprire un nuovo ciclo con il “cuore Toro” Moreno Longo (coincidenze del destino, un nome che “coprì” la scorsa estate, per qualche ora, proprio la firma di Ventura con il club di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma) ma pure d’affiancare al giovane allenatore che ha rimpiazzato l’esonerato Walter Mazzarri.

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