Salernitana, il primato ora non basta

Perrone “spia” il Teramo, Susini a Roma per seguire Kosnic e Monteleone. Rinaldi e Montervino rientrano col Martina

SALERNO. La capolista se ne va. Anzi, se ne sta andando. Al culmine di un lunghissimo percorso ad ostacoli, cominciato con Perrone alla quarta di campionato, la Salernitana ha coronato ieri sera la propria rincorsa durata 11 giornate ed ha raggiunto Aprilia e Pontedera in vetta, a quota 28. L’aggancio è stato favorito dai pari delle rivali che non hanno saputo replicare al blitz dei granata a Poggibonsi. «Se vinciamo nell’anticipo, mettiamo pressione alle altre», pronosticava Perrone. Aveva visto giusto: l’Aprilia s’è fatta irretire e poi raggiungere dal Melfi allo scadere; al 93’, ad Aversa, il Pontedera ha sbagliato un rigore. Ha fatto peggio il Martina: harakiri in casa, battuta 3-1 dall’Arzanese. Un incastro del genere capita solo nelle stagioni speciali e questo – non c’è dubbio - è l’anno della Salernitana. Per andare in fuga, per incamminarsi verso la gloria, i granata venerdì sera devono battere il Martina (senza Mangiacasale che sarà squalificato) che nelle ultime tre gare ha sempre subito gol. Vincesse la Salernitana, eliminerebbe probabilmente una concorrente.

Viaggi in Abruzzo. Nel frattempo Perrone si è portato avanti con il lavoro. «La domenica sera ho già pensato alla formazione che scenderà in campo nel turno successivo. Mi faccio un’idea e all’80% la conservo, cercando chiaramente conferme durante la settimana», confida spesso il tecnico. In ossequio al proprio metodo di lavoro, ieri Perrone ha approfittato della domenica libera per trasferirsi a Teramo. Ha voluto spiare gli avversari di scena all’Arechi il 22 dicembre, ultima d’andata con in palio il titolo di campione d’inverno. Insomma la Salernitana va di corsa in campo e fuori: vince ma non si culla, progetta, studia, viaggia, si documenta, è vigile sul mercato, pondera operazioni di potenziamento ma soprattutto di sfoltimento della rosa. L’ha detto anche Lotito: «I buoni ce li teniamo. Perpetuini e Mancini convincono sempre di più. Nel frattempo dobbiamo recuperare sei, sette giocatori. Più che acquistare, la priorità, da gennaio, sarebbe cedere qualche elemento». Dovrebbero salutare Silvestri, Adeleke, Topouzis. Intanto Susini è stato a Trigoria per seguire in mattinata Roma-Palermo primavera. Sul taccuino qualche appunto: i difensori rosanero Monteleone e Kosnic, bosniaco del ’93, il centrocampista Petermann. Subito dopo, trasferimento in provincia de L’Aquila per seguire una gara di Eccellenza abruzzese e alcuni giovani in prospettiva futura.

Il modulo. Rinaldi ha scontato il turno di squalifica e Montervino è stato risparmiato a Poggibonsi. Saranno entrambi disponibili, entrambi in campo. Perrone potrebbe riproporre i tre centrali, stavolta con Rinaldi insieme a Tuia e Molinari. Piva a sinistra, Montervino a destra, Capua mezz’ala. Una formazione che, se venisse confermata nelle prove settimanali, sarebbe molto simile a quella schierata a Melfi.

Il sintetico per amico. Il freddo e la pioggia battente di queste ore non aiutano la Salernitana. Oggi i granata riprenderanno la preparazione al Dirceu di Eboli ma poi sosterranno tre allenamenti di fila sull’erba sintetica del “Terzo Tempo” di San Mango Piemonte.

Pasquale Tallarino

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