SERIE A

Salernitana-H. Verona 2-1, le pagelle dei granata

Coulibaly domina a centrocampo. Candreva in calo

Sepe 5,5. Resta di sasso sulla zuccata di Gunter che per sua fortuna sbatte sulla traversa. Inizialmente attento sulle uscite, decide però di restare sulla linea in occasione della rete del pareggio gialloblu, venendo beffato dall’inserimento di De Paoli e da una difesa non perfetta.

Gyomber 6. Non sempre pulito dal punto di vista tecnico, spesso anche piuttosto falloso, preferisce sempre affondare il tackle per non correre rischi più grossi. Tutto sommato, però, dalla sua parte gli avanti scaligeri creano poco e nulla. Ottima chiusura nel finale. Dal 45’ st Bronn sv

Daniliuc 6,5. Tiene a bada con relativa facilità sia Henry che Djuric, non andando quasi mai in difficoltà contro la notevole fisicità di entrambe le punte venete. Un paio di errori in fase di impostazione, ma dietro è quasi sempre attento e preciso.

Pirola 5,5. L’infortunio occorso a Lovato nel riscaldamento lo catapulta in campo a freddo. E’ l’esordio assoluto da titolare in serie A, paga inevitabilmente un filo d’emozione e un pizzico di sofferenza quando è chiamato in causa. Cerca di restare concentrato, ma sbaglia la diagonale in occasione dell’1-1 scaligero, facendo risucchiare verso il centro dell’area di rigore.

Candreva 5,5. Non sembra essere particolarmente pimpante, accusa forse un po’ di stanchezza. Quando ha il pallone tra i piedi lo tratta sempre con grande qualità, ma le iniziative realmente interessanti sono poche. Nella ripresa cala definitivamente. Dal 45’ st Sambia sv

Coulibaly 7. Pochi minuti per tornare quello di sempre e cancellare le ultime prestazioni sottotono. Si erge presto a dominatore del centrocampo granata, si rivedono recuperi poderosi e ripartenze nate dai suoi strappi. E’ l’unico mediano a conferire fisicità e freschezza alla squadra, ed uno degli ultimi a mollare.

Radovanovic 6. Ci mette esperienza, pur senza strafare prova a portare ordine in mezzo al campo. Tenta senza successo la conclusione da fuori in già d’una occasione, rischia tantissimo con un tocco di mano in area di rigore, ma il Var riconosce la sua intenzione di togliere il braccio. Espulso nel finale a causa del parapiglia con la panchina avversaria, dopo aver dato proprio il via all’azione del vantaggio granata.

Maggiore sv. Un infortunio muscolare lo chiama subito fuori dalla contesa. Dal 9’ pt Vilhena 6. Era stato fatto fuori dall’undici base per rifiatare, ma Nicola è costretto a mandarlo in campo dopo pochi minuti. Buon ingresso a freddo, con un paio di giocate di assoluta qualità, ma ancora una volta si assenta dal gioco per lunghi periodi. Si rivede nel finale, con un tocco decisivo in occasione del 2-1 di Dia.

Mazzocchi 6. Non è devastante, ma l’impegno e la corsa non mancano. Un paio di accelerazioni infruttuose nel primo tempo, nella ripresa si inventa una poderosa azione in solitaria conclusa con un tiro al fulmicotone deviato da Candreva, che probabilmente gli nega la gioia del gol. In precedenza non perfetto pure lui sul taglio vincente di De Paoli.

Piatek 6,5. Trova il suo primo gol su azione con la Salernitana, rete che gli vale il 31esimo centro in A e gli permette di eguagliare Zibì Boniek al terzo posto tra i cannonieri polacchi in Italia. Da applausi il primo controllo che lo mette a tu per tu con Montipò, davanti al quale non trema, nella ripresa ci prova con la testa ma senza troppa forza. Dal 14’ st Dia 7,5. Non si vede praticamente mai fino all’ultimo giro di lancette, quando si avventa sulla sponda al bacio di Botheim per fulminare Montipò con un sinistro a giro che fa impazzire l’Arechi. Rete provvidenziale e pesantissima, per la sua squadra e per il suo allenatore.

Bonazzoli 6. Tornato titolare dopo tre gare di fila iniziate dalla panchina, trasforma il primo pallone buono che gli capita tra i piedi per servire l’assist al bacio che Piatek sfrutta a dovere. E’ la cosa migliore della sua partita, dopo si incaponisce troppo e perde lucidità, non riuscendo mai a rendersi pericoloso sotto porta. Dal 14’ st Botheim 6,5. Prova a farsi valere palla al piede, ma gli manca la cattiveria necessaria per far male agli avversari. Pregevole, invece, la sponda che nel finale manda al tiro Dia. Un invito al ballo di gala prontamente raccolto dal compagno di reparto.

All. Nicola 5,5. La notizia più bella è che la squadra è con lui, e lo testimonia in modo vivo l’esultanza del gruppo in occasione della rete di Dia, che con ogni probabilità ha scacciato l’esonero dalla panchina granata. Trova un successo al termine di una gara non particolarmente brillante, arrivato quando forse il Verona sembrava averne di più. Trova in ogni caso un successo pesantissimo, per il suo futuro e per la classifica.