Salernitana divisa tra campo e mercato

Altri 180’ di gioco per riflettere e decidere: Sciaudone, Troianiello ed Eusepi in bilico, Trevisan a caccia di maglia e rinnovo

SALERNO. Due partite e poi sarà riflessione e ristrutturazione. Due partite «e poi - hanno detto i co patron - approfitteremo del mercato». Però guai a sentirsi già lontani dal contesto, con la cerniera della valigia chiusa, con la mente altrove. Anzi, proprio i calciatori attesi e coccolati (in estate foto in sede dopo la firma e larghi sorrisi, insieme ai procuratori), poi sfilati dalla formazione, criticati, “rimandati” e in altri casi accantonati definitivamente, sono invitati ora a lasciare una traccia della propria presenza in granata, prima dell’oblio, dell’addio se ci sarà.

Sciaudone era la mezz’ala pescata in estate e che aveva fatto felice Torrente: non pervenuto. Eusepi era Re Umberto e non doveva far rimpiangere Calil: un palo con l’Avellino,un rigore sbagliato, un brutto infortunio che non ci voleva, tanta rabbia e un’espulsione in Coppa. Troianiello è stato il primo colpo di Fabiani: qualche cross, qualche calcio d’angolo, un gol divorato all’alba del campionato, all’Arechi. E poi? Cos’altro? Scampoli, gettoni, l’immagine di un trotterellare compassato e improduttivo, l’esclusione dai convocati per 90’ hanno gettato ombre e mestizia sul calciatore. Troianiello, però, ha fatto pochissimo per uscire dal tunnel. Sciaudone e Troianiello un passo indietro nelle gerarchie di Torrente, Eusepi - gracchia radio mercato - un passo verso Benevento, almeno così auspicano i sanniti.

Però nel calcio mai dire mai: si tengano pronti, perché dopo settimane nell’ovatta potrebbero essere chiamati in causa la Vigilia di Natale, specie se la partita col Cagliari non decollasse subito. La squadra isolana è il peggiore avversario possibile, anzi forse il migliore, perché contro i predestinati alla serie A la Salernitana deve per forza giocare bene e tirar fuori tutto ciò che ha in corpo, altrimenti è sfida impari. Talvolta il calcio è strano, talvolta si segna e poi ci si congeda.

Tra poche ore, sarà ultima gara del 2015, giro di boa, tempo di tirare una linea, a patto che sia netta, marcata, spartiacque. L’aspetta pure Trevisan, questa partita contro il Cagliari. Il friulano vuole dimostrare, aspetta il turno dopo i dubbi che hanno accompagnato Torrente alla vigilia della sfida al Modena propiziando il cambio del modulo perché Bernardini era ko. Se si pensa oggi alla batteria di stopper della Salernitana, vengono in mente Bernardini, Schiavi e Tuia fuori, poi Empereur, poi Lanzaro che riflette sempre sull’allungamento del contatto e la spalmatura dell’ingaggio accettati fin qui da Moro. E Trevisan? Vuole dimostrare, aspetta, smania. Non è incedibile, ma non è facilmente collocabile. Contratto alto (molto alto, ma quello di Sciaudone di più) potrebbe dialogare tra poche ore con il club granata ma per due partite, soprattutto se Bernardini non dovesse farcela, non deve far dialogare gli attaccanti di Cagliari e Como.

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