Salernitana, dentro le certezze granata con il Venezia

SALERNO - Benedetta l’abbondanza della vigilia. Né presuntuoso né falso modesto, Davide Di Gennaro, fresco di ritorno in campo dal 1’ e di standing ovation dell’Arechi, mercoledì scorso l’ha detto senza troppi giri di parole, dribblando la retorica ch’è (troppo) spesso regina della sala stampa: «È chiaro che alla Salernitana non sono venuto per stare in panchina». Tra le pieghe di quest’affermazione così netta, ovviamente, ha aggiunto che «il mister sarà sicuramente contento d’aver l’imbarazzo della scelta», però va da sé che il messaggio fosse inequivocabile e che Stefano Colantuono lo raccoglierà con soddisfazione. La trasferta di domani a “casa Zenga”, contro un Venezia in un ottimo momento di forma, al tramonto d’un tour de force da tre partite in sette giorni, sarà allora all’insegna d’un paio di conferme legittimate dal campo e di qualche sacrificio sull’altare dell’infermeria. Il gruppo granata è già in Veneto, sosterrà lì la rifinitura stamani e nella lista dei convocati non figurano Migliorini (giocherà Schiavi) e Akpa Akpro (in mediana con Di Tacchio e Di Gennaro favorito Odjer). Conferma in vista anche Pucino sulla fascia mancina a discapito di Vitale, mentre a destra sembra pronto a rientrare Casasola scalzando Djavan Anderson (che non ha demeritato né incantato mercoledì scorso). Meno dubbi in attacco, dove salvo sorprese si rivedrà Jallow accanto all’ormai inamovibile Bocalon, deciso a trascinare il cavalluccio marino pure nel suo derby del cuore.