Salernitana, conto alla rovescia per la B

Ma Menichini avverte: «Troveremo avversari motivati». E medita un mini turnover. In prevendita staccati 4000 biglietti

SALERNO. Fischietto in bocca e cronometro sul palmo della mano destra: così il sito ufficiale ritrae Menichini, il capotreno di una Salernitana che fin qui ha viaggiato sui binari dell’entusiasmo conquistando “vagonate” di punti. Fischietto e cronometro: quanto manca alla serie B? Se il tecnico potesse, soffierebbe tre volte per sancire la fine del campionato, perché è giusto così: la Salernitana ha vinto 22 volte, merita di stare davanti a tutti.

Però non è finita, mancano ancora cinque finali, anzi «finalissime». La prima comincia oggi, contro la Lupa Roma. «Troveremo avversari che lottano per i playoff, per la salvezza o semplicemente per mettersi in mostra. Tutti avranno motivazioni importanti e noi dobbiamo raddoppiare la concentrazione e il nostro furore agonistico per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati - aggiunge Menichini per mettere in guardia la Salernitana, spesso contratta quando gioca all’Arechi - La sfida alla Lupa Roma ci vedrà opposti ad undici giocatori spensierati, con la mente leggera, pronti a chiudersi per ripartire subito in contropiede. Noi, invece, dobbiamo mantenere ritmi alti e le distanze giuste senza concedere spazi agli attaccanti avversari. In queste ore sto riflettendo sia sull’atteggiamento tattico sia sull’inserimento di qualche giocatore a discapito qualcun altro».

Moro e non Pestrin, diffidato. Favasuli, diffidato, e non Bovo, pronto all’uso a gara in corso. Negro sottopunta ma anche attaccante esterno o spalla di Calil (che, al termine della rifinitura al Volpe, ha saluto i tifosi con un eloquente (tre) con la mano destra) se Perrulli indietreggerà sulla linea dei centrocampisti oppure si allargherà per fare l’ala. Questi calcoli, di natura tattica, sono gli unici ammessi alla vigilia: Menichini vuole giocare quasi a specchio contro Cucciari che schiera la Lupa Roma col 4-3-3 ma spesso stacca Raffaello e Capodaglio a protezione della difesa e delega a Bariti, Margarita e Cerrai il compito di supportare Del Sorbo in attacco. Al bando, invece, i calcoli di classifica e le tabelle: la Salernitana farà la corsa solo su se stessa e dovrà battere la Lupa Roma senza lasciarsi “stregare” dall’ossessione-tentazione di porgere l’orecchio al risultato del Benevento. Che sfiderà la Reggina scendendo in campo un’ora più tardi e forse è un vantaggio per i granata.

Menichini invoca la contemporaneità («Non ci devono essere vantaggi per nessuno e sono dell’idea che tutti dovremmo giocare alla stessa ora») ma in questo momento conta che la Salernitana funzioni come un orologio svizzero. Cinque finali, quindici punti in palio «e tutto può ancora succedere - ha concluso Menichini - lo sappiamo e ce l’ha ricordato anche il presidente Lotito che ci ha esortato, durante la sua visita, a tenere altissima la concentrazione».

La proprietà sarà presente al gran completo ed ha chiesto il pubblico delle grandi occasioni. Lotito, che gongola per i 24mila biglietti acquistati dai tifosi della Lazio dopo l’exploit di Napoli in Coppa Italia, s’aspetta tanta gente all’Arechi e dopo una prevendita a singhiozzo il risveglio c’è stato.

I tifosi granata hanno acquistato oltre 4mila biglietti (in curva Sud dovrebbe esserci una raccolta fondi per sostenere la causa benefica del piccolo Giovannino), poi ci sono gli abbonati e quelli che acquistano alla spicciolata al botteghino evitando le file alle ricevitorie dove hanno chiesto di esibire anche la tessera sanitaria ai “malati” di Salernitana.

Pasquale Tallarino

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