LA FESTA

Salernitana, Colantuono pensa in grande

Il tecnico impressionato dal pubblico: «Tifosi da A, faremo di tutto per accontentarli»

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SALERNO - «E io che ancora mi stupisco… ». Stefano Colantuono quasi se lo rimprovera, quel senso di meraviglia che l’avvolge sbucando sull’arenile di Santa Teresa. A una festa di compleanno con così tanta gente non l’avevano mai invitato. Presente, passato e futuro, tutt’insieme, si mischiano in un posto che racconta salernitanità autentica come pochi altri: di qua c’è il mare, di là la gente e più su, maestoso pure nello scorcio, il Castello d’Arechi. Per uno che di mestiere fa l’allenatore della Salernitana, somiglia a un esame d’inglese a Buckingham Palace. Il tecnico granata sfila tra la scenografia dei tifosi che hanno chiuso lì il corteo del 19 giugno. Il più partecipato di sempre. L’ultimo prima del centenario. «Sono venuto molto volentieri, perché ritengo doveroso che il tecnico di questa squadra sia presente a un momento così importante. Però non mi aspettavo una cosa del genere…», confessa Colantuono mentre la spiaggia s’è trasformata in una Curva Sud che gli riserva applausi. Lui ricambia. Provando e raccontando emozione. «È un momento che vivo con grande partecipazione. Conoscevo il calore che può dare questa città, eppure non immaginavo un’iniziativa così bella. Dipendesse soltanto dal pubblico, la Salernitana sarebbe in serie A da una vita. Sono onorato di partecipare a questa festa, speriamo che possa esser di buon auspicio per il prossimo campionato». Sì, perché è all’«anno che verrà» ch’è inevitabilmente rivolto il pensiero. Di tutti. Del trainer della Salernitana e della sua gente. «La società sta facendo le cose per bene, profondendo anche un grandissimo sforzo dal punto di vista organizzativo. Ci stiamo muovendo in maniera diversa rispetto allo scorso anno e siamo consapevoli che la prossima sia una stagione importante perché si entra nel 100esimo anno di vita del club».

Dario Cioffi