Massimo Coda bomber della Salernitana

CALCIO

Salernitana, Coda tentato dalle sirene della serie A

Il club granata dovrà superare un'agguerrita concorrenza per trattenere il centravanti autore di quindici reti e otto assist

SALERNO. Programmare e poi ripartire. Possibilmente, preferibilmente, assieme a quella che sembra l’unica vera certezza alla quale aggrapparsi nel futuro prossimo. Massimo Coda è imprescindibile per questa Salernitana: i suoi gol sono stati decisivi per il raggiungimento di una salvezza tranquilla e - temporaneamente - hanno ridisegnato obiettivi ed ambizioni iniziali poi svanite in due settimane di confusione generale. La B, adesso, comincia a stargli davvero stretta. E come dargli torto. Merita la serie A ed i suoi numeri confermano la crescita esponenziale di un ragazzo ch’è stato scoperto troppo tardi dal calcio che conta.

32 gol in maglia granata, eguagliato il bottino dello scorso anno in campionato (gli altri due sigilli arrivarono nei playout) e statistiche impreziosite, ingigantite e perfezionate dal perfetto lavoro che gli riesce anche nel servire i compagni. Sabato è arrivato a quota 8 assist: cifre da esterno, prodotte però da una punta d’area di rigore, che fotografano l’importanza di Coda nel reparto avanzato. Ha messo lo zampino - in un modo o nell’altro - in 23 delle totali 42 reti granata.

È stato tenuto fuori solo a Cesena e Avellino (era squalificato) e non potendo prender parte al derby d’andata si è preso tutta la scena nella sfida di ritorno vissuta da assoluto protagonista dinanzi ad una cornice di pubblico degna, anche lei, di palcoscenici ancor più importanti. Una traiettoria in diagonale magica per disegnare la parabola dell’1-0 sotto la Sud; un assist al bacio per entrare anche nell’azione del raddoppio. Insomma: Massimo Coda fa tutto quel che deve fare un attaccante e dimostra - prima coi fatti e poi con le parole - che il collettivo viene prima di ogni singolo record personale (a proposito di record: con il quindicesimo centro ha spillato dal portafogli di Lotito altri 30mila euro) : «Resto a Salerno con una squadra costruita per vincere». Posizione chiarissima, pretese lecite, certamente non irrealizzabili. La palla Coda stavolta la passa alla società: un appello chiaro e diretto perchè se è vero che la A intriga, stuzzica e fa sognare, a due passi da Salerno Coda mantiene i suoi affetti più cari. Famiglia ed amici, a pochi chilometri di distanza, sono quei fattori che possono rendere le scelte un po’ più semplici. Sono chiare le intenzioni di Coda. A novembre spegnerà 29 candeline ed il treno della serie A va preso in fretta. Se lo augurano tutti. La Salernitana, che non può pensare in grande privandosi della sua pedina più importante; i tifosi, che hanno dormito sonni più tranquilli quest’anno ma vorranno tornare a sognare in grande il prima possibile. La testa però al momento è solo al Perugia.

Poi le meritate vacanze e l’inevitabile incontro con la società. Ci si sederà attorno ad un tavolo per decidere il futuro ma non è un segreto che in tanti pensino al metelliano per la prossima stagione. Che sia stata l’ultima partita giocata all’Arechi? Vada come vada, resta un’amore sbocciato ed ormai consolidato e rafforzato a suon di gol. In A ci avevano provato Chievo ed Empoli nella sessione invernale di mercato, se ne faranno sotto altre a giugno e la promessa di Lotito di portare Coda nella capitale spaventa, non poco, i tifosi granata.

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