La rimonta

Salernitana, ce la puoi fare

I risultati di ieri hanno riaperto la corsa playoff. A patto di battere il Frosinone

SALERNO. Il 30 aprile dello scorso anno la Salernitana di Menichini agguantava con le unghie e con i denti un prezioso pareggio ad Ascoli. Al 47’ Bagadur vestì i panni del goleador portando in paradiso i granata che rincorrevano una salvezza maturata poi solo ai playout. A 12 mesi esatti di distanza una nuova Salernitana, ricostruita e rimodellata, rinvigorita dalla strepitosa cavalcata che ha riscritto ambizioni ed obiettivi, prepara la sfida cruciale che può capovolgere definitivamente il suo mondo.
Nel giorno della festa dei lavoratori servirà necessariamente uno sforzo maggiore: lo richiede la classifica, uno stadio che darà la sua carica (si va verso i 10mila) e pure l’emergenza a centrocampo che tormenta Bollini. Denti stretti, energie da ritrovare e la solita certezza, il 4-3-3, che accompagnerà la Salernitana ad un tour de force che parte domani sera. Ma le scelte a centrocampo, al momento, sono quasi obbligate. Mancherà Odjer (squalificato) e l’infortunio di Busellato (si potrebbe rivedere in gruppo martedì, per la prima seduta d’allenamento post Frosinone) complica i piani del tecnico granata. Quattro uomini per tre posti ed un unico, vero ballottaggio che riguarda principalmente Antonio Zito e Francesco Della Rocca. Bollini avrà ancora un po’ di tempo per scegliere se affidarsi alla corsa ed alla vivacità dell’ex Avellino, sempre più pupillo della tifoseria, o alla duttilità del centrocampista ex Perugia. Due mancini ed un grande punto interrogativo che Bollini si porterà dietro fino a qualche istante che precederà il fischio d’inizio.
Saranno ventiquattr’ore di attente riflessioni e considerazioni che costringeranno - inevitabilmente - a cambiare ancora la mediana. A febbraio, per l’ultima volta, il tecnico ha potuto riproporre lo stesso terzetto (nella sfida interna con il Cesena, dopo che a Vicenza s’erano visti Minala, Ronaldo e Busellato) per due sfide consecutive. Squalifiche ed infortuni, scelte e schieramenti hanno poi dato il via al continuo mutare che ha interessato i granata. I risultati però non hanno in alcun modo frenato una rincorsa ch’è partita da Salernitana-Brescia (2-0). Fu la prima delle quattro vittorie in fila ed anche in quella gara mancava Odjer, espulso a Benevento. Zito lo sostituì degnamente e chissà che Bollini non deciderà di affidarsi alla cabala per non perdere terreno dalle altre. Anche perché, in un campionato in cui sembra che le squadre facciano a gara per non entrare nella griglia playoff, la Salernitana può ridurre il gap, avvicinarsi all’ottava piazza e continuare a sognare un posto tra le grandi.
È il bello del posticipo che consegna un giorno in più per preparare la sfida e pure nuovi stimoli, sollecitazioni e spinte emotive per andare avanti.Ieri ha vinto solo il Perugia che chiude la striscia d’imbattibilità della Pro Vercelli e tiene vive le speranze di disputare i playoff. Il Cittadella cade in casa, il Bari continua a stentare e s’è fermato contro un Pisa con più di un piede in Lega Pro; pari a reti inviolate anche per Spezia e Carpi che allungano in classifica ma guarderanno con occhi interessati alla sfida dell’Arechi. Vincere contro il Frosinone riaprirebbe definitivamente i giochi, metterebbe pressioni al Carpi (sabato si va in Emilia) e sì, consentirebbe una volta e per tutte alla Salernitana di poter gridare «ci siamo anche noi».
Paolo Giordano
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