LA STORIA

Salernitana-Bari, i ricordi di Mullechella: «Schiaffi tra noi al Vestuti. Così fu vero gemellaggio»

Ciro Borsa racconta la nascita dello storico legame fra le due tifoserie

È una “memoria storica” della tifoseria della Salernitana. In molti lo conoscono per il suo nome e cognome, Ciro Borsa. Tutti con il soprannome di “Mullechella”. Una colonna del vecchio Vestuti, tra i primi a dare le spalle al campo per coordinare i cori della curva granata. Lui le origini del gemellaggio con il Bari le ricorda bene. «Si parla del 1983 come anno d’inizio del rapporto di fratellanza tra biancorossi e granata. Ma io fui testimone diretto di un’amicizia nata già prima. Con il Club Fedelissimi Antica Salerno, assieme a Salvatore Proto e Vincenzo Pandolfi, e il Centro Coordinamento di allora, con i vari i vari Amedeo Rosamilia, Adolfo Gravagnuolo, Bruno Tescione e Salvatore Orilia, già all’inizio degli anni Ottanta avviammo dei contatti con i baresi. Legami che sono stati poi rafforzati dagli ultras», racconta Ciro Borsa. Il popolare “Mullechella”, del resto, visse da protagonista gli albori del tifo organizzato a Salerno, storia del 1975 con i Fedelissimi Bar Trieste e gli amici del Bar Real di Torrione. Qualche anno dopo, in quella fase pioneristica del movimento ultras salernitano, iniziò la lunga storia di unione con la tifoseria di Bari. «Ricordo la prima volta che ospitammo i sostenitori biancorossi: bevevano tanta birra, proprio come adesso. Cenammo tutti insieme. E non dimenticherò mai quando, baresi e salernitani, assistemmo alla partita “mischiati” nella Curva Sud del Vestuti. Quelle amicizie personali si erano ormai trasformate in un vero gemellaggio. Ci furono anche delle discussioni interne fra di noi granata, volò persino qualche schiaffo perché alcuni erano contrari. Ma alla fine prevalse la nostra linea. E fu fratellanza». Proprio ripensando a quei vecchi tempi, Ciro Borsa parla di «un rapporto da difendere e custodire». Esplicitamente: «Non bazzico i social, sono rimasto agli anni Settanta. Posso capire qualche tifoso granata che dice che “il Bari contro di noi vince sempre”, ma il gemellaggio è un’altra cosa. Mi farebbe piacere rivedere quegli amici pugliesi che, dopo la partita al Vestuti, portai a dormire in una delle poche pensioni di quei tempi a Salerno: in fondo fu così che cominciò una lunga storia che continua anche oggi». “Mullechella” ora fa parte del Salerno Club 2010 e domani alle ore 11, a proposito del tifo e dei suoi valori più sani, parteciperà a un appuntamento in memoria degli “angeli del treno” e di tutti i cuori granata che non ci sono più. Com’è ormai consuetudine da anni, infatti, il presidente Salvatore Orilia e i suoi soci, nel giorno della commemorazione dei defunti, ricorderanno con commozione i quattro giovani tifosi scomparsi nella tragedia del 24 maggio 1999 e tutti gli altri sostenitori “che in vita hanno amato la Salernitana”. La celebrazione si terrà presso il cimitero di Brignano. Saranno deposti fiori dinanzi alle lapidi dei compianti ragazzi e a quella eretta dal Salerno Club 2010 per ricordare simbolicamente tutti gli appassionati del cavalluccio marino. Sarà presente anche una delegazione della Salernitana.