Serie B

Salernitana-Bari è anche la sfida del gol

Coda contro Maniero che in estate era stato corteggiato dal club granata: entrambi sono a quota undici nella classifica marcatori

SALERNO. I bomber moderni sono condannati a segnare ma obbligati pure a sorridere ad oltranza, perché nel calcio dei giorni nostri va di moda esultare mimando i cuoricini ad ogni gol. Riccardo Maniero, 11 gol, è prolifico quanto Massimo Coda, anche lui a quota 11, ma il centravanti del Bari fa tanta vita pubblica, è molto social, sa catturare l’affetto popolare, esulta facendo inchini alla sua curva com’è accaduto all’andata con la Salernitana.

Di contro, non si può certo scrivere che Coda sia un bomber triste - il prossimo gol gli frutterà un bonus di quarantamila euro sul contratto triennale che la Salernitana gli ha fatto sottoscrivere in estate - però di sicuro non fa salti di gioia quando non gli perdonano gli errori sotto porta (tanti quanti i gol realizzati e le sponde per i compagni?) oppure lo “apostrofano” per eccesso di campanilismo. Nel silenzio e nella sobrietà, il centravanti granata ha scelto da alcuni mesi di prender casa in città: è più sereno, più vicino alla maglia granata, vive a Salerno ma non vive la città perché ama trascorrere il suo tempo libero con una cerchia ristretta di amici. E poi fa progetti, ha trovato anche il suo equilibrio come persona, sta per realizzare un grande sogno. Lo racconta una fotografia, una delle poche, pubblicata sulla sua pagina facebook gestita da amici e dalla fidanzata.

La foto è vecchia del 21 febbraio: dopo il gol col Crotone, lui e Terracciano hanno nascosto il pallone sotto la maglia per simulare un pancione. All’andata col Bari rimase a secco. Segnò, invece, Maniero: solito cross a spiovere sulla sinistra difensiva della Salernitana e il centravanti s’inserì tra Empereur e Rossi. Franco, invece, faceva lo stopper per emergenza.

Un girone dopo, Maniero su fb scrive “to be continued” promettendo il dodicesimo gol stagionale all’Arechi. Era l’obiettivo estivo della Salernitana, l’attaccante inseguito, voluto, per il quale era già pronto il contratto. Poi i soldi hanno fatto la differenza e Fabiani, prima di riallacciare i contatti con Beppe Galli, l’agente di Coda che si allenava col Chievo, disse che «i migliori affari sono quelli che non si fanno più». In Puglia ora è scoppiata la “Maniero-mania”: tutti lo stimano, lo apprezzano, fanno anche le compilation. È stato il Bari, poche ore fa, ad accendere la miccia della passione popolare. Sulla pagina facebook ufficiale, infatti, il club biancorosso ha pubblicato i “primi undici gol del nostro bomber” e Maniero ovviamente ha condiviso sul proprio profilo social, gestito da amici e dalla fidanzata.

Ne ha uno pure Coda, ma piovono insulti sempre più spesso: ogni gol divorato (pesante quello contro il Lanciano) è l’assist per messaggi al veleno. Coda lascia fare, da professionista non replica ma ovviamente legge. Gli hanno scritto (i più gentili) che deve trovarsi un posto in panchina. Eppure il campo racconta altro: ha segnato due gol nelle ultime tre partite, quattro nelle ultime sei, nel girone di ritorno addirittura sette gol in undici gare. Si era definitivamente sbloccato a Como, però purtroppo è anche sfortunato perché un attaccante lascia davvero il segno quando i suoi gol valgono punti a grappoli (fatta eccezione per la sfida al Crotone, quando Maniero ha segnato il Bari ha vinto nove volte e pareggiato in una circostanza) e invece i sigilli del centravanti della Salernitana servono per le rimonte, aiutano a conquistare punticini, talvolta sono annullati da controsorpassi avversari.

Le storie di bomber sfoceranno all’Arechi, sabato sera. Coda contro Maniero, stessi gol ed un solo centimetro di differenza a favore del granata che di testa ha cominciato a segnare (è la specialità del barese) con lo Spezia e con il Crotone ma a differenza del collega tira anche i calci di rigore.