Rosina attacca l’arbitro «Rosso esagerato a Coda»

Secondo il capitano, Saia ha condizionato l’incontro con quella decisione La delusione di Vitale: «Le reti subite su palla inattiva? È colpa di Sannino...»

SALERNO. La fantasia a Salerno è tutta mancina. Il talento in granata è tutto sul piede sinistro: quello di Luigi Vitale, ma soprattutto quello di Alessandro Rosina. La rabbia all’Arechi è fomentata dalla fascia destra della Salernitana, quella (guarda un po’) sinistra del Carpi. Il primo gol arriva dopo un errore di Ronaldo, il secondo al novantesimo per la solita disattenzione su una palla inattiva. Marcature a zona, a uomo, mancanza di concentrazione oppure poca lucidità. Tanti i motivi adducibili, nessuna spiegazione plausibile. Una per Vitale c’è: «È l’ansia». Da cosa deriva? La risposta, sempre nelle parole del terzino di Castellammare: «Colpa della gestione precedente». Vitale punta il dito e lo fa contro Giuseppe Sannino: «Prendiamo sempre gol su calcio piazzato, ogni volta che ne dobbiamo affrontare uno andiamo in ansia. Colpa della gestione precedente: dopo i primi gol subiti abbiamo perso le sicurezze e non le abbiamo più trovate. Bollini ci sta dando una grossa mano, lavoriamo ogni giorno su questo aspetto. Sannino invece ci rimproverava solo». La Salernitana esce sconfitta dall’Arechi con un gol all’ultimo secondo. Una partita particolare, condizionata dalla discutibile direzione dell’arbitro Saia: «Non ci credo ancora che abbiamo preso quel gol alla fine. C’è tanto rammarico da parte di tutti perché sull’1-1 abbiamo avuto la partita in mano: sono sicuro che se la rigiochiamo non lo subiamo quel colpo di testa all’ultimo minuto. L’espulsione di Coda ci ha condizionato, lui all’intervallo era mortificato e nessuno di noi vuole incolparlo. Il primo giallo è comunque eccessivo, ma sull’arbitro non mi pronuncio: ci deve pensare la società». Una parola d’ordine nello spogliatoio granata: «Dimenticare. Dimenticare subito questa sconfitta e pensare già a sabato prossimo». E alla vigilia c’è l’attesissimo derby con l’Avellino: «Analizziamo gli errori del Carpi e prepariamo al massimo la partita del 24 dicembre. L’adrenalina in un derby sale sempre a duemila, ma dobbiamo preparare la gara con tranquillità e intelligenza altrimenti arriveremo scarichi. Riprendiamo la marcia subito». Perché dopo una brutta sconfitta casalinga, il modo migliore per rialzarsi e rimediare è vincere ad Avellino alla vigilia di Natale: «È tutto quello che desidero, regalare ai nostri tifosi il derby». Ancora parole da capitano per Alessandro Rosina, ancora una volta è lui a metterci la faccia dopo una sconfitta. Rosina si è sacrificato molto, ma complice l’espulsione di Coda è stato costretto ancora una volta a vivere la partita lontano dall’area di rigore: «Esterno nel 4-3-3 posso dare il cento per cento, ma avrei preferito portare a casa il risultato. È stato uno smacco subire gol all’ultimo secondo, le palle inattive in questo periodo ci stanno sempre penalizzando».

Al contrario di Vitale, Rosina è molto critico sulla direzione arbitrale di Saia: «In serie B ci sono sempre riunioni con la classe arbitrale. Quello che è successo in campo è strano, leggendo il tabellino si può pensare a una gara molto cattiva ma così non è stato. Il rosso a Coda è esagerato, l’arbitro ha gestito la gara a modo suo». Tanto rammarico per il pareggio sfumato: «Il Carpi è una squadra che punta a vincere il campionato ma noi abbiamo avuto il controllo della partita. Siamo stati bravi a rialzarci dopo il gol dello 0-1, l’inerzia era tutta dalla nostra. Poi siamo caduti quando l’1-1 sembrava ormai definitivo».

Lorenzo Di Domenico

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