Romito vuole ripartire con la Nocerina

Il difensore ha recuperato dall’infortunio ed è pronto a ricominciare: «Riportarci in campo sarebbe un atto di giustizia»

NOCERA INFERIORE. Un’altra domenica senza calcio. Almeno ha fatto festa Tommaso Romito, una sorta di capitano-non giocatore che presto vorrebbe diventare il capitano-giocare. Il suo rientro in campo – da oggi potrebbe fare lo stesso lavoro del gruppo – negli auspici generali magari s’abbina al ritorno generale di tutta la squadra. Intanto Romito ha festeggiato le 32 primavere, dato anagrafico che lo rende il più anziano del gruppo (fatta eccezione per Gragnaniello fermo ai box), quello che non viene inserito nel calcolo che si fa sull’età media della formazione consegnata all’arbitro per prendere i contributi (il calcolo si fa su dieci calciatori dal primo minuto).

Ha passato mesi tra intervento e recupero. Mesi coincisi col peggio della Nocerina, dal derby in poi, passando per problemi societari e tagli in rosa. Lui non c’era quella domenica all’Arechi: s’era già fermato per l’intervento. Ma in seguito, pur non giocando, il barese c’è sempre stato, per dare conforto al tecnico e amico Fontana, per spingere i ragazzi a non mollare. In considerazione di carriera ed età, per lui il meglio già è venuto. In questa fase del percorso personale è chiamato essenzialmente a fare da chioccia ed a pensare al post campo.

Nel giorno del primo processo a Roma, Romito si precipitò da semplice spettatore per far sentire con forza la sua presenza morale, come a dire «Io sono con voi nella buona e nella cattiva sorte». Ora l’ex di Salernitana e Napoli vorrebbe andare oltre: dare il suo contributo in campo, visto che ha giocato poco e che insegue il rientro da tanto. Ci riuscirà per davvero? Dipende quasi tutto da giovedì, cioè dal possibile evolversi favorevole del secondo grado del processo sportivo in Corte di Giustizia: «Riportarci in campo sarebbe un atto di giustizia verso questa squadra – dice il difensore rossonero – e nello stesso tempo ridarebbe più interesse al campionato perché questa squadra ha tanta voglia di battagliare contro chiunque». Avvisate prima di tutte le altre il Frosinone ed il Benevento, le due squadre che fin qui, si spera solo per il momento, hanno beneficiato dei 3-0 a tavolino che hanno fatto seguito alla sentenza di primo grado. Se la Nocerina tornasse a giocare, ci sarebbero emozioni forti nei due recuperi infrasettimanali contro le big, che al di là dei nomi doc e della superiore caratura tecnica farebbero i conti con chi s’è visto togliere per settimane il diritto ed il dovere di correre dietro ad un pallone.

Marco Mattiello

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