Ripetute fatali per il bosniaco Cenaj

L’attaccante, giunto in prova, si è bloccato per un risentimento muscolare

SARNANO. Quinto giorno di ritiro, prime noie muscolari. Per fortuna nulla di particolarmente grave, ma soltanto traumi e affaticamenti figli dell’intensa preparazione atletica in quest’avvio di romitaggio estivo e anche i postumi della prima amichevole contro l’Amandola. Ieri hanno marcato visita in rapida successione il portiere Pietro Terracciano, il terzino Gigi Vitale, il nuovo arrivato Drilon Cenaj e Armin Bacinovic. Terracciano ieri mattina è rimasto negli spogliatoi a causa di un mal di schiena che lo ha costretto ai box nella prima delle due sedute di lavoro in terra marchigiana. Nel pomeriggio, però, il portiere è tornato ad allenarsi sebbene a scartamento ridotto. Discorso diverso per Gigi Vitale. L’ex terzino sinistro della Ternana aveva rimediato una botta alla gamba in amichevole che si è rivelata più fastidiosa del previsto. A tal punto da costringerlo al forfait nella seconda seduta di ieri, quando la squadra si è ritrovata a coprire 7mila metri sull’erbetta del Maurelli.

Le sette serie da mille metri si sono rivelate fatali per il nuovo arrivo Cenaj. L’attaccante bosniaco, giunto nella notte in prova alla corte di Giuseppe Sannino, si è fermato dopo 3mila metri. Probabilmente l’ex Chievo ha spinto troppo sull’acceleratore accusando un risentimento muscolare. Stessa sorte è toccata poco dopo al centrocampista Bacinovic. Lo slavo ha alzato bandiera bianca alla quarta ripetuta. Le ripetute e il debito d’ossigeno hanno creato qualche grattacapo anche a qualche altro compagno. Nel gruppo di testa, infatti, Antonio Zito ha bacchettato Moses Odjer che stava tenendo un’andatura troppo alta. La querelle è stata risolta da Sannino con un perentorio “tieni il tuo tempo e stop”.

Buone notizie invece da parte dei due brasiliani. Ronaldo e Alan Empereur hanno svolto tutto il lavoro atletico con il gruppo, nonostante fossero tra gli ultimi ad essersi aggregati alla squadra in ritiro.

Sannino non ha trascurato l’aspetto tattico. Ancora una volta lo spartito è stato il 4-4-2. Subito dopo il rompete le righe dell’allenamento mattutino, il tecnico ha tenuto a rapporto Giuseppe Caccavallo. Ancora una volta l’esterno offensivo è stato messo sotto torchio dal trainer granata sui movimenti da fare nel nuovo ruolo che sta provando a cucirgli addosso.

Marco Travaglini

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