Rifinitura a porte aperte anche per... scaramanzia

Apprensione per Milinkovic e Gabionetta toccati duro durante l’allenamento Un centinaio di supporters incoraggia la squadra, qualche fischio per Coda

SALERNO. Chiamatela ritrovata normalità, oppure scaramanzia. Dopo l’apertura al pubblico dell’allenamento della scorsa settimana, la Salernitana vittoriosa col Novara ha riaperto le porte a beneficio dei giornalisti e dei tifosi. Fa niente che il venerdì di pubblica visione sia coinciso con la rifinitura. Anzi, Torrente aveva già spalancato le porte del suo cuore: «Per quanto mi riguarda, nessun problema ad ospitare stampa e supporter. State parlando con uno che a Bari ha portato la squadra ad allenarsi in strada per farle provare l’emozione del contatto con la gente».

Ieri, durante le finte prove (molto mascherate dalla pretattica) all’Arechi la squadra è stata più volte applaudita ed incoraggiata dai supporters, un centinaio circa. In occasione di un’azione d’attacco mal finalizzata da Coda (liscio in area di rigore) dalla curva sono piovuti fischi isolati ma poi l’attaccante è stato spronato, coccolato e i fischi sporadici si sono subito trasformati in “olé” al momento di provare i calci di rigore: applausi a scena aperta quando Coda ha trasformato i penalty che Torrente gli ha fatto battere.

Prima delle esercitazioni, Gabionetta ha più volte massaggiato il muscolo flessore della coscia destra, accompagnando il gesto con alcune smorfie di disapprovazione a distanza con lo staff sanitario che si trovava nei pressi della panchina. Il brasiliano non è al top - ha rischiato pure di farsi male allo scadere come Milinkovic, entrambi toccati duro da compagni in contrasti fortuiti – ma Torrente non se ne priverà. Eusepi ha fatto da spettatore: solo giri di campo a ritmo spedito.

Il ds Fabiani ha prima conversato con il dottore Leo e poi si è confrontato con Torrente. Lo stesso allenatore, a fine seduta, mentre la squadra “rincasava” negli spogliatoi incitata dalla gente (oggi in 500 al seguito dei granata, al “Francioni”) ha chiamato a sé Odjer (applausi a scena aperta, dopo il suo gol che ha aperto le danze nella partitella) e gli ha dispensato gli ultimi consigli tattici. Chiamatela scaramanzia: pure Somma, a Latina, ha voluto la rifinitura a porte aperte, per creare entusiasmo. Però non ha voluto parlare. «Il mister è concentratissimo - ha spiegato l’ufficio stampa del Latina - nessun riferimento alla partita, nessuna conferenza o dichiarazione sul sito ufficiale». Nel pomeriggio di ieri poi la partenza in pullman con destinazione l’hotele Enea di Aprila, sede del ritiro prepartita. (p. t.)