PRIMA CATEGORIA

Primato a suon di gol del Sassano «È l’intera squadra a girare bene»

SASSANO. Nella terra dei Bruscolotti, il Sassano va in senso opposto: segna in quantità industriale, ventisei centri in sette partite, miglior attacco tra le salernitane di Prima Categoria. E i gol...

SASSANO. Nella terra dei Bruscolotti, il Sassano va in senso opposto: segna in quantità industriale, ventisei centri in sette partite, miglior attacco tra le salernitane di Prima Categoria. E i gol stavolta si sono tramutati in primo posto nel girone H, battendo ed agganciando in testa alla classifica il Real Agropoli, cioè la squadra che fino a domenica aveva sempre vinto. Nella terra dei Bruscolotti, l’allenatore è un altro col passato da difensore. Si chiama Giovanni Cammarano, uno che un po’ di strada l’ha fatta, non lunga come l’ex capitano del Napoli ma almeno intersecata col calcio superiore. Partì pure lui dal Sassano, inizio degli anni Settanta, approdò alla Salernitana, poi transitò per Potenza. Un altro Giovanni, adesso, gli fa i gol più di ogni altro. Glieli fa non a lui ma ai portieri che incrocia turno dopo turno. Fa De Stefano di cognome il bomber. Anni 26 ed un lavoro nella telefonia, parte dalla lontanissima Casoria per far gol con la maglia del Sassano. Iniziò con l’Assocalcio a Cava. Poi l’esperienza da sogno non realizzato al Como. A seguire, avventure varie tra i dilettanti: Puteolana, il San Giorgio a Cremano, la bresciana Nuvolara, il Campagna, la Valdianese, l’Atletico Irno, il Due Principati e infine il Sassano a partire dalla passata stagione.

Non c’è solo lui. Una mano corposa gliela offre Maiorino e stesso dicasi per Pirozzi junior, cioè Niccolò figlio di mister Egidio, giovanotto che ha rinunciato a categorie superiori scegliendo di continuare a divertirsi col pallone. E Cammarano si gode i gol di chi ha voglia di condurre il Sassano in Promozione: «Che c’è di strano? Insegno da ex difensore come farsi gioco dei difensori di adesso. Sono bravi lì davanti, fanno spesso la differenza. Ma tutta la squadra va alla grande».