SALERNITANA

Peccarisi e Ciarcià sono outdopo il derby del San Paolo

Per il centrocampista c'è una flebile speranza di recupero dal trauma alla caviglia sinistra. Dall'infermeria forse uscirà Turienzo

Castori è sempre più mister-crocerossino. L’emergenza infortuni che è ormai una piaga alla Salernitana lo costringe a mettere in conto di poter perdere anche Ciarcià per il match col Rimini. Accusa un trauma contusivo alla caviglia sinistra. L’esito della radiografia alla quale si è sottoposto d’urgenza dopo il derby lascia stringati margini di manovra. E’ successo tutto in poche ore, tutto così in fretta e a ridosso del campionato, che c’è giusto il tempo di sottoporre Ciarcià ad una fisioterapia ed un provino, prima di considerarlo ufficialmente out. E’ uscito azzoppato dal "San Paolo", c’è un lumicino, ma sarà difficile. La maledizione degli infortuni si è abbattuta pure su Peccarisi: si è fermato ieri ad Eboli per una borsite al tallone sinistro. La borsite calcaneare è il fastidio che lo affligge da settimane, da mesi, che lo costringe a gestirsi, che non passa, anzi diventa infiammazione persistente in misura proporzionale al ritmo ravvicinato di partite alle quali si sottopone. Il problema è noto, lampante: sabato-mercoledì-sabato e la borsite fa di nuovo capolino. Ai freschi infortunati (Peccarisi ha più chances di Ciarcià) si aggiungono quelli di lunghissimo corso. Soligo marca visita da tempo immemorabile e non ci sarà neppure col Rimini. Lo conferma il bollettino ufficiale nel momento stesso in cui precisa che il gruppo degli infortunati ad Eboli (solo corsa) «era composto da Soligo, Grando, Barrionuevo e Turienzo; lo staff medico non dispera di recuperare quest’ultimo». Dunque Turienzo forse e gli altri no. Soligo si fermò nel riscaldamento pre-gara di Modena (metà settembre). Ha sofferto di una distrazione muscolare, tra la prima e la seconda diagnosi c’è stata una ricaduta, è stato testato lunedì in partitella, poi si è rimesso a correre impugnando il cronometro, il fisioterpista Carmando in tivù ha parlato anche di un «problema miotendineo che è affiorato dopo e che comunque è stato risolto grazie ad un lavoro di equipe con il medico sociale».
Soligo è da un po’ in rampa di lancio eppure resta in stand-by, con tempi incerti di rientro. Barrionuevo si è sottoposto ad una nuova ecografia la scorsa settimana. L’esame ha accertato che la lesione al bicipite femorale sta rientrando ed è al di sotto del centimetro, dimezzata rispetto al danno. Il suo rientro è stimato in sette-dieci giorni. E Tricarico? Non c’era in campo né in panca per la sfida di Coppa. Ha fatto tribuna. La società ieri ha spiegato che è stato per scelta tecnica, non perché affetto dalla sindrome dell’ultim’ora come tanti compagni. Scelta di opportunità, legata pure al fatto che fosse afflitto da febbre alta fino a Treviso. Preso atto dei problemi fisici di quasi tutti i centrocampisti, Castori ha scelte contate in questo reparto e confida di assortirle meglio in attacco, dove Di Napoli tira la carretta da tempo ed avrebbe bisogno di partner. Invece c’è stato l’accidente a Fava (ha tolto i punti, oggi palestra, da lunedì piscina) e la ricaduta di Turienzo. Un affaticamento, muscolo impastato. Però mercoledì si è allenato e ieri ha corso. Oggi sarà testato.
Pasquale Tallarino