BASKET

PB63, nuovo colpo: presa Stella Johnson

La giocatrice statunitense è in procinto di debuttare nella WNBA

PB63 ha davvero voglia di far sognare i propri tifosi e, dopo i colpi ad effetto rappresentati da Sara Bocchetti ed Amber Melgoza, porta a Battipaglia lo straordinario talento di Stella Johnson scelta, alcune settimane fa, in occasione del draft della WNBA, dalle Phoenix Mercury e in procinto di disputare il campionato WNBA (che scatterà tra meno di 10 giorni, il 25 luglio) con la canotta delle Chicago Sky (compagine che la vedrà compagna di squadra di fuoriclasse di caratura mondiale quali Diamond DeShields, Stefanie Dolson, Jantel Lavender, Allie Quigley, Courtney Vandersloot e Gabby Williams). Nata a Denville (New Jersey) l’11 luglio del 1998 (curiosamente, appena 12 giorni dopo Amber Melgoza, l’altra giocatrice statunitense ingaggiata dalla PB63) Stella Johnson si è costruita e meritata l’enorme soddisfazione di approdare nella WNBA grazie a quanto fatto tra le fila della Rider University nella scorsa stagione, chiusa con la stratosferica media di 24,8 punti a partita frutto di uno score da urlo: 30 match su 30 in doppia cifra (23 dei quali toccando almeno quota 20 punti!). Il suo arrivo a Battipaglia rende lecito, ai tifosi della O.ME.P.S., sognare in grande per la prossima stagione.

Ecco, intanto, le prime parole di Stella da giocatrice di Battipaglia: «Quando sono uscita dal college ero entusiasta di verificare le nuove opportunità che mi si sarebbero schiuse sia negli States che all’estero. Ero entusiasta di capire in quale Paese avrei giocato e sperimentato una nuova cultura. So che il campionato italiano è molto noto e che tante grandi giocatrici lo disputano, comprese giocatrici WNBA il che lo rende una competizione di alto livello e assai stimolante. Il campionato italiano gode, insomma, di una grande reputazione».

L’arrivo di Stella Johnson a Battipaglia non può che rendere felice anche il coach Giuseppe Piazza: «Stella è una giocatrice di talento oltre che un’ottima atleta e, con i suoi 180 cm, può ricoprire i tre ruoli da esterna: infatti, se è vero che nel suo College giocava solitamente da guardia, è altresì vero che è in grado di giostrare anche in posizione di playmaker. Difficile limitarsi a parlare di un unico punto di forza in una ragazza così completa che ha, ovviamente, grandi margini di miglioramento, ma che in questi giorni si sta preparando ad esordire con le Chicago Sky nella WNBA. Proprio questo aspetto, oltre che confortare la nostra scelta e dare lustro alla PB63, credo possa costituire, per la ragazza, un’esperienza importante nel suo percorso di crescita. Il livello altissimo con il quale si sta confrontando le sarà utilissimo, ovviamente, anche per affrontare, tra pochissimo, il basket europeo. Tra le cose che mi hanno spinto a scommettere su di lei – e che rendono chiaramente l’idea di quanto sia una giocatrice efficace – ci sono alcuni dati statistici per me molto significativi come la capacità di subire falli e andare in lunetta (214 tiri liberi da lei tentati nella scorsa stagione) nonché quella di andare a rimbalzo. Queste sono qualità non comuni da trovare in un’esterna. Devo dire poi che, come del resto per Raffaella, Sara ed Amber, l’impressione sulla persona è stata ottima e questo ritengo sia un requisito fondamentale da ricercare nelle giocatrici se l’obiettivo è quello di costruire una squadra con qualità morali importanti».