CALCIOPOLI

Palazzi, mano pesante su Fusco

Combine col Bari: chiesti 3 anni e mezzo, la radiazione per D’Angelo

SALERNO. Salernitana-Bari, la gara col biscotto, merita pene esemplari e all’Hotel NH di Roma, davanti la Disciplinare, il procuratore federale Palazzi ha messo in cima alla lista dei suoi colpevoli il dirigente granata Cosimo D’Angelo. Ha chiesto 5 anni di squalifica e la radiazione per il carabiniere, il cognato di Antonio Lombardi, il team manager che incontrò calciatori del Bari e poi - per l’accusa - s’incaricò materialmente di portare loro i soldi, a cose fatte. È la pena più severa tra quelle richieste, molto più di Gillet, Lanzafame e Ganci (4 anni) e di Galasso (3 anni e 9 mesi). Un macigno anche la punizione chiesta per Luca Fusco, il capitano della Salernitana che all’incontro andò pur fermandosi un metro prima del precipizio, al momento di pattuire la cifra. «Se ho commesso qualche errore, è stato per il bene della Salernitana», ha sempre affermato il vecchio capitano granata. Palazzi non gli ha fatto sconti: per lui ipotizza 3 anni e 6 mesi di squalifica (come Belmonte, Bianco, Bonanni, Bonomi, Caputo, Colombo, De Vezze, Fusco, Guberti, Kutuzov, Parisi, Pianu, Rajcic, Santoruvo, Spadavecchia e Strambelli) e sarebbe una colata di fango, se la Disciplinare accogliesse: potrebbe poi rimbalzare nel procedimento penale che è tuttora in piedi, incardinato presso il Tribunale di Bari, dove Fusco e altri sono accusati di concorso in frode sportiva. Ora toccherà all’avvocato Chiacchio, che difende Fusco in sede sportiva, tirar su la strategia difensiva e limitare i danni. Fusco rischia “per aver posto in essere - c’è scritto nel deferimento che poi ha condotto dinanzi la Disciplinare , in concorso con altri calciatori, atti tesi ad alterare lo svolgimento di Salerrnitana-Bari del 23 maggio 2009 con le aggravanti dell’effettiva alterazione di svolgimento e risultato”. Il Bari è dentro il calderone per responsabilità oggettiva: ha patteggiato e inizierà il prossimo campionato di B da -1. La Salernitana di Lotito non c’entra e non rischia perché i fatti riguardano la Salernitana di Lombardi, poi fallita. Su Salernitana-Bari, Gazzi ha raccontato alla Disciplinare che dopo l’allenamento Stellini aveva parlato di come comportarsi nella partita e di cosa avesse intenzione di fare. La principale richiesta dei legali dei deferiti è stata l’ammissione del contraddittorio, cioè l’esame dei tesserati che hanno incolpato i loro colleghi (Masiello, Esposito e Lanzafame). «Testimonianze non contraddittorie», ha detto il presidente della Disciplinare, Artico, ammettendo solo il contraddittorio su Gazzi. Respinte tutte le altre istanze istruttorie e anche l’audizione di alcuni testimoni chiesti dalle difese. Palazzi ha poi riformulato la richiesta di patteggiamento per Gazzi (omessa denuncia): ha preso 3 mesi, 10 giorni e 40 mila euro, 1 anno e 8 mesi per Esposito, 3 mesi e 15 giorni per Andrea Masiello, 9 e 6 mesi per Santoni e Stellini. Il processo riprenderà stamattina alle ore 9.