SERIE C

Paganese, un’inversione pericolosa

Il ko a Palermo preoccupa società e tifoseria. Si spera nel recupero di Castaldo

Con il Palermo risposte non ne sono arrivate, anzi la Paganese di scena al “Barbera” sembra aver fatto un ulteriore passo indietro. Il 3 a 0 subito dai rosanero di mister Filippi ha confermato i problemi emersi nelle partite dei mesi di ottobre e novembre. Premesso l’insindacabile impegno e senso di abnegazione messo in campo dagli azzurrostellati, è alla luce di tutti che la Paganese vista ultimamente farebbe tanta fatica a non ritrovarsi invischiata nella lotta per non retrocedere. Troppi gol subiti (24) ed una sterilità offensiva evidente (due nelle ultime cinque) sono il mix peggiore per qualsiasi squadra da calcio e purtroppo i liguorini, in questo momento, ne sono la piena incarnazione. Forse però il problema che sta mettendo maggiormente la Paganese alle corde non sono i numeri prima citati, anzi quelli sono una mera conseguenza di quanto sta accadendo. L’impegno riversato sul terreno di gioco molto spesso non è accompagnato da una tenuta mentale di livello, ma sicuramente non è un caso che questo problema sia emerso maggiormente nel momento in cui sono venuti a mancare determinati calciatori. Ad inizio stagione Murolo, seppur abbia messo a segno due gol, non è stato per nulla impeccabile in fase difensiva, però con lui in campo c’era sempre una squadra sul pezzo.

Gerardo De Prisco

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