SERIE C

Paganese senza grinta, il futuro resta incerto

La sconfitta interna con l’Andria ha riproposto antichi problemi

PAGANI - Nel 1997, quando gli 883 pubblicavano l’album “La dura legge del gol!”, Danilo Gaeta non era ancora nato. Al giovane prodotto del vivaio della Salernitana è bastato solo un gol, lui che un grande goleador non lo è mai stato, per far ritornare alla mente uno dei ritornelli più famosi cantati da Max Pezzali. In realtà verrebbe da completare la frase con “La dura legge del gol dell’ex”, ché Gaeta domenica era una dei tanti calciatori con un passato alla Paganese presenti tra le fila della Fidelis Andria. Lui e Bonavolontà sono i più recenti essendo stati ceduti quest’estate, ma non si possono certamente dimenticare le prestazioni con la maglia azzurrostellata di Alberti e Nunzella.

Il primo nella sfida di domenica ha confermato la pessima impressione lasciata ai tifosi della “Stella” nelle annate 18/19 e 19/20, in cui non si è certo contraddistinto per efficacia sotto porta né tantomeno per altre caratteristiche. L’esterno sinistro brindisino invece di strada ne ha fatta tanta da quel 2012/13 trascorso qui a Pagani in quella che era la sua prima esperienza tra i professionisti, proprio alle dipendenze di mister Grassadonia.

Gerardo De Prisco

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