Paganese, Grassadonia chiede la svolta

Al Torre sfida delicata contro la Reggina. Il tecnico: «Chiarimento proficuo con i giocatori, oggi non sbaglieremo»

PAGANI. «Il bilancio di questo girone di andata è sicuramente negativo. C’è rammarico per quello che questa squadra ha dato e ha fatto ma soprattutto per i tanti punti lasciati per strada». Parole e musica di Gianluca Grassadonia, condottiero della Paganese, nella conferenza stampa alla vigilia di una partita sicuramente molto delicata come quella contro la Reggina di Karel Zeman. «La gara contro i calabresi è fondamentale - spiega il trainer azzurro - Gli amaranto sono un team molto fisico e giocano un buon calcio. Squadra molto giovane e guidato da un tecnico capace. Noi? Beh, ogni volta che abbiamo affrontato una squadra che gioca a calcio abbiamo sempre fatto delle buone prestazioni». Dopo la gara di Lecce, c’è stato un faccia a faccia con la proprietà molto duro. «Sì - continua il trainer azzurro - abbiamo incontrato la dirigenza al completo e ci siamo ricompattati. Dobbiamo sapere che ci aspettano sei mesi di duro lavoro e chi resta a Pagani, sa che dovrà dare il massimo per il raggiungimento degli obiettivi». Con il mercato invernale alle porte, Grassadonia dopo la violenta sfuriata della scorsa settimana, lancia segnali distensivi verso chi era considerato già lontano dalla Paganese. «In settimana ci siamo chiariti e tutti i ragazzi hanno espresso il desiderio di rimettersi tutti in discussione. La convocazione di Zerbo e Picone? Abbiamo lavorato bene questa settimana e da qui al mercato giocheremo al massimo, poi con la società tireremo la linea e vedremo dove intervenire. Per ora sono a disposizione».

A Lecce la squadra per oltre mezz’ora ha giocato alla grande. «Sì - prosegue Grassadonia - nel Salento siamo arrivati spesso sotto porta e Gomis ha dovuto fare gli straordinari su Reginaldo. Ciò significa che abbiamo lavorato bene. I complimenti non ci bastano più». In rampa di lancio due giocatori come Iunco e Mauri. «Antimo per noi è un giocatore fondamentale. Purtroppo non ho avuto ancora la fortuna di averlo al 100% ma questa settimana ha lavorato con il resto della squadra ed è in buonissime condizioni. Mauri? Quando è stato chiamato in causa ha dato il meglio e si è fatto apprezzare».

Carmine Torino

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