Paganese fuori di... testa

A Perugia squadra mentalmente già in vacanza. Preoccupa la crisi della difesa

PAGANI. «È una sconfitta che ci dovrà far riflettere, la squadra era già con la testa a Natale». È come se la Paganese avesse chiuso il girone d’andata, al termine del primo tempo con il Latina e che quella buca avesse ingoiato tutte le restanti motivazioni, compresse sino alla sfida con i laziali, alla quale Fusco e compagni erano giunti con un incredibile carica emotiva.

È terminata lì la “benzina” degli azzurri, che ancora una volta si sono ritrovati dopo appena tre minuti a rincorrere. Era successo nella sfida interna con l’Andria, con il rigore causato in avvio da Puglisi, dopo due minuti, per fortuna però Robertiello intercettò il tiro di Maccan, la stessa situazione si ripresentò sette giorni dopo a Frosinone, con Pepe che dopo cinque minuti stese Aurelio, ma al Matusa Robertiello non fece il miracolo. Scombinò in un certo qual senso i piani iniziali di Grassadonia anche la sostituzione di Marruocco, nella gara poi sospesa con il Latina, che dopo tre minuti dovette abbandonare il terreno di gioco per un risentimento muscolare. Avvio da incubo anche a Perugia, dove “l’imbarazzo” difensivo “ha creato i presupposti per il nuovo inizio ad handicap. Un altro dato è emerso poi : la vulnerabilità del reparto arretrato, che per la prima volta a Perugia si schierava, a parziale giustificazione, con un trio insolito: Pepe a destra, Fusco centrale e Agresta a sinistra, dove Politano ha imperversato. Un assetto provato solo nel primo tempo con il Latina, data la squalifica dell’argentino Fernandez. Al di là delle posizioni e dell’approccio mentale alla partita, il pacchetto arretrato nelle ultime tre partite e mezza ha subito sette reti, invertendo una rotta che indicava 8 gol al passivo nelle prime 11 gare. Un altro dato in più su cui “riflettere” in questa pausa natalizia, prima della ripresa del 27.

Peppe Nocera

©RIPRODUZIONE RISERVATA