Paganese e Nocerina «Ha vinto il buonsenso»

Il presidente molosso Benevento: «Bene così, ora sensibilizziamo le tifoserie» E il patron Trapani aggiunge: «Spedirci al Nord sarebbe stata un’ingiustizia»

SALERNO. «Il calcio si fa per la gente, non per le mura di un impianto a porte chiuse, quindi il ritorno dei derby lo salutiamo con grande soddisfazione ma ora facciamo in modo che le partite in questione possano realmente giocarsi in presenza di pubblico e nelle sedi naturali»: così Gino Benevento, presidente molosso, a commento della decisione della Lega di inserire nello stesso girone Nocerina, Paganese e Salernitana. Prosegue così: «Servirà grande sensibilizzazione e grande collaborazione tra le società, in sinergia con Lega, amministrazioni comunali e forze dell’ordine - sottolinea - il derby è un momento alto di passione calcistica e tale deve restare, senza sconfinare in episodi teppistici che macchiano l’onore e il nome delle città interessate e dell’intera provincia». Benevento pensa al passato per invocare un futuro diverso: «In passato partitissime caldissime come i derby erano a rischio maggiore, c’era una generazione di tifosi calda assai. Le partite si giocavano nelle sedi naturali e c’erano meno poliziotti e carabinieri rispetto ad oggi. La situazione è degenerata per un limitatissimo numero di teste calde presenti in tutte le tifoserie». Infine una considerazione sulla tifoseria di casa: «Leggo soprattutto su internet che c’è gran voglia di tornare a giocare con la Salernitana e con la Paganese, senza restrizioni o altri provvedimenti del genere. Allora mettiamoci all’opera fin da adesso per rendere possibile il ritorno alla normalità, creando le condizioni per derby all’insegna del calcio e della passione autentica».

Era quello che mi aspettavo». Esordisce così il presidente della Paganese Raffaele Trapani alla comunicazione ufficiale dei gironi che ha scacciato l’incubo di ritrovarsi nel raggruppamento settentrionale: «Giravano voci nei giorni scorsi e mi sono prontamente attivato, trovando ampie rassicurazioni nelle parole del dg Ghirelli. La Lega Pro aveva fatto una promessa e l’ha mantenuta. Se ci avessero mandato nel girone A sarebbe stata un’ingiustizia. Oltre che un danno enorme dal punto di vista economico: avremmo perso incassi importanti ed avremmo dovuto sostenere costi molto più elevati per le trasferte. Ha prevalso il buonsenso». Ora, però, c’è una stagione difficile da gestire per le rivalità incrociate tra Paganese, Nocerina e Salernitana. E c’è il fantasma delle porte chiuse da prendere a calci: «Ci auguriamo di non rivivere mai più derby come quelli dello scorso anno. Con il sostegno della Prefettura e dei tifosi riusciremo a disputarli con il pubblico. Abbiamo avviato un percorso comune già diversi mesi fa e va portato avanti. Giocare a porte chiuse significherebbe tradire tutte le promesse d’impegno degli ultimi tempi. Nella peggiore delle ipotesi - aggiunge - di fronte a criticità d’ordine pubblico, che si prenda in esame l’idea di giocare con le sole tifoserie di casa. Almeno non si danneggerebbero le società sul piano finanziario». Si è pronti per un cambio di mentalità: «Ne faccio una questione di regole. Un delinquente dentro uno stadio se la cava con un Daspo: è inconcepibile. Per frenare la violenza bisogna introdurre il carcere per chi commette reati all’interno di manifestazioni sportive». ©RIPRODUZIONE RISERVATA