Paganese, assalto alla settima posizione

Al “Torre” arriva il Lecce e l’imperativo categorico è di conquistare i tre punti. Grassadonia: «È una partita decisiva»

PAGANI. Ci siamo. Con la gara di oggi si chiude il campionato della Paganese tra le mura amiche: avversariola nobile decaduta Lecce. Agli azzurrostellati basterebbe anche pareggiare per assicurarsi un posto ai playoff, ma la Paganese vuole conquistare l’intera posta in palio per cercare di agguantare la settima posizione, che significherebbe giocare in casa la prima gara del post-season con a disposizione due risultati su tre.
«È una partita molto importante. Vale una stagione - afferma il trainer azzurrostellato, Grassadonia - In questo momento dobbiamo avere moltissime motivazioni e guardare solo in casa nostra senza sperare o conoscere quello che succederà sugli altri campi». Arriva una squadra che ha già in tasca il passaggio al secondo turno dei playoff e che in settimana ha cambiato allenatore. Esonerato Padalino, panchina affidata a Rizzo. «I salentini, verranno a Pagani per fare la loro partita - continua il tecnico della Paganese - Penso che il Lecce abbia fatto un campionato fenomenale e chi è andato oltre le righe sia stato il Foggia. Conquistare 72 punti non è da tutti, basti vedere quello che è successo lo scorso anno al Benevento. Ogni squadra con il cambio di allenatore cerca il massimo. Che Lecce mi aspetto? Non penso che cambierà tantissimo sotto l’aspetto tattico. In cinque giorni non si può stravolgere una squadra che, nonostante il cambio, ha fatto benissimo. Certamente un avvicendamentio in panchina porta nuovi stimoli nel gruppo e chi ha giocato di meno finora cercherà di mettersi in luce».
Sull’assenza di Reginaldo in attacco, il trainer azzurro la pensa così: «Non peserà solo l’assenza di Reginaldo, ma anche quelle di Pestrin ed Herrera che danno sostanza e personalità a questa squadra, Però, questo gruppo ha dimostrato anche in passato di sopperire alle assenze giocando da squadra, dando sempre il massimo. Firenze o Caruso? Non mi piace parlare di un singolo giocatore. Spero di recuperare Della Corte, perché senza di lui avremo problemi. Al momento è il mio unico pensiero. Per il resto, uno vale l’altro».
Carmine Torino
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