Paganese, Accardi vede rosa nel futuro 

L’operatore di mercato ha pochi dubbi sul ruolo del club azzurrostellato: «Bocchetti bravo a scoprire giovani talenti»

PAGANI. È stato uno degli operatori di mercato che spesso e volentieri ha affollato le gradinate dello stadio “Torre” per seguire le partite degli azzurostellati, partecipando spesso a trasmissioni e dibattiti sulla Paganese. Parliamo di Guglielmo Accardi. Un passato importante da calciatore e trascorsi e vittorie con Nocerina e Casertana, tra i club campani più prestigiosi. Terminato il cammino della Paganese ai play off, nella sfida con il Cosenza, il diesse metelliano fa il punto della situazione su quello che è stato e soprattutto su quella che sarà la Paganese del futuro. L’addio di Grassadonia, l’arrivo di Matrecano e il ruolo che potrà recitare la Paganese nella prossima stagione.
«Il campionato appena concluso - commenta Guglielmo Accardi - è stato un vero capolavoro con la conquista dei playoff come ciliegina sulla torta. Si sono raccolti i frutti di un lavoro certosino con giovani di valore ma soprattutto si è riusciti a vincere la scommessa di Reginaldo, giocatore di indubbie qualità ma che fermo da due stagioni, è riuscito a dimostrare il proprio valore e regalando i suoi gol alla società».
Dopo due anni di intenso e proficuo lavoro, le strade della società e di Grassadonia si dividono.
È fisiologico che dopo due anni belli, le strade della Paganese e di Gianluca possano dividersi, sportivamente. L’importante è lasciarsi bene e credo che questo sia stata la cosa più bella. Una separazione indolore. Il tecnico ha manifestato la legittima volontà di misurarsi in altre categoria e la società azzurrostellata è stata brava a non farsi cogliere impreparata affidando la panchina ad un giovane tecnico come Matrecano.
Conosce il nuovo allenatore azzurrostellato?
Da allenatore ancora no, da giocatore sì, l’ho incrociato agli inizi della sua carriera alla Turris. Credo - continua Accardi - che se Trapani e Raiola gli abbiano affidato le redini della prima squadra, hanno valutato tutti gli aspetti e riscontrandone le giuste credenziali, lo hanno promosso dalla Berretti.
Che Paganese si aspetta dopo la bella cavalcata dello scorso campionato?
Mi aspetto un campionato sulla falsariga di quello appena concluso. Un mix di giovani ed esperti che possano strizzare l’occhio ai playoff valorizzando nel corso del campionato anche qualche talento. La vera mission della società è questa.
Lascia Manolo Pestrin, si profila un ritorno in cabina di regia di Imperio Carcione.
Tra i due calciatori, l’unica differenza la fa la carta d’identità, ma poi nella sostanza tecnica si equivalgono. Pestrin ha dimostrato di essere un giocatore affidabile e soprattutto dotato di grossa personalità in mezzo al campo. Carcione dopo l’annata in chiaroscuro a Catanzaro, a Pagani, cerca di rilanciarsi in una piazza dove già ha dimostrato di fare bene.
Sarà un’estate abbastanza dura, dunque, per Antonio Bocchetti, responsabile del mercato azzurro.
Io non credo - chiude Accardi - Antonio deve riuscire ad intercettare giovani delle Primavere e soprattutto di giovani provenienti da categorie inferiori. Bocchetti è uno dei pochi operatori di mercato che incrocio spesso sui campi da calcio a visionare giovani. È un lavoro duro ma Bocchetti è bravo. Lo stimo moltissimo e credo che farà benissimo quest’anno.
Carmine Torino
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