Otto colpi che sparano a salve Campagna acquisti da buttare

Le papere di Strakosha e Terracciano, gli impacci di Rossi e Sciaudone, i tre bomber all’asciutto Nessuno dei nuovi arrivati ha inciso nel rendimento di una squadra dove gli under non esistono

SALERNO. Non incidono, non convincono, non carburano. Gli ingaggi della Salernitana, consegnati a Torrente per puntellare il nucleo storico che aveva vinto in serie C, non dimostrano di essere al momento valore aggiunto della formazione granata, ciascuno nel proprio ruolo. Per custodire i pali - e non lo stanno facendo: 13 gol dopo 8 giornate - sono arrivati un portiere inviato con l’imprimatur della Lazio e l’etichetta del predestinato, cioè Strakosha, e un altro richiesto al Catania a parziale conguaglio del pasticcio-Frison che era ritornato in Sicilia ingolfando la lista etnea. In difesa, sulla fascia sinistra, c’è il tremebondo Rossi: mai un cross, mai uno spunto. Sciaudone doveva far cambiar passo alla squadra a metà campo: vittima in avvio del suo stesso carattere, piuttosto bizzoso, s’è scontrato con i gradi di Pestrin, ha dovuto ingurgitare la purga per due giornate, poi è stato scongelato quando Torrente si è reso conto di aver sacrificato sull’altare della opportunità l’unico dei quattro centrocampisti in grado di giocare anche a contatto con l’area di rigore. Al momento, zero gol pure da lui. In attacco, ecco Troianiello, che nelle ultime due stagioni aveva giocato col contagocce, Coda, che non segna da oltre un anno, più Eusepi e Donnarumma che in C avevano fatto mirabilie ma che in B, in carriera, avevano collezionato in totale 5 gol. E il bottino non è stato ancora rimpinguato. Le parole dicono poco, senza l’oggettività e la ineluttabilità dei numeri.

I numeri. Strakosha è stato impiegato fin qui 480’, conteggiando pure i 210’ chiusi da imbattuto in Coppa Italia. Ha esordito con l’Avellino in campionato e poi aveva concesso il bis con il Brescia in trasferta incassando tre gol ma c’erano stati scricchiolii: esco-non esco, un senso di incertezza e precarietà trasmesso alla difesa sempre in apprensione sui cross avversari (perché gli altri crossano), qualche respinta corta non da manuale. Così Torrente ha cambiato e dalla terza alla settima giornata ha tenuto in panchina Strakosha (alla settima era con l’under 21 albanese) ed ha fatto giocare Terracciano. Che col Trapani s’è reso protagonista di un errore marchiano sottolineato da tutti. Pure da Torrente che però gli aveva già infilato i guanti, salvo sfilarglieli a Chiavari, anticipando a mezzo stampa il ribaltone, complice una dolenza alla caviglia per l’ex Catania. Il bilancio di Terracciano fin qui: 450’ giocati, 9 gol subiti. A Chiavari, però, l’avrebbe presa pure lui, quella palla alta e lenta. Strakosha no, se l’è fatta soffiare. La Salernitana dissente: «Era fallo». Gol comunque incassato in avvio, dunque c’era tutto il tempo per rimediare. Subentra, invece, la grande sete: gli attaccanti non segnano, non si sbloccano. La Salernitana non segna da 291’, non voleva ammetterlo ma è sempre più Gabionetta dipendente. Massimo Coda ha giocato in totale 341’: ha preso un giallo, è stato sempre sostituito, nelle ultime tre gare Torrente l’ha lasciato in campo 51’, poi l’ha utilizzato per 21’ contro il Trapani e poi l’ha di nuovo sostituito al 55’ della sfida alla Virtus Entella. Donnarumma ha giocato con la Salernitana 493’ più 90’ in Coppa quando era a Teramo. Lo score: sei volte nell’undici iniziale, due volte sostituito, una volta subentrato, zero gol, un assist-gol all’esordio e un’ammonizione. Troianiello ha giocato 321’ (in totale: campionato e Coppa). Il suo score nelle ultime tre partite racconta sbadigli, gettoni: 45’, 11’ e 23’. Una volta nell’undici base, poi sette volte subentrato. Eusepi, 164’ di campionato, “ne avrà per almeno due settimane”. Così scriveva dieci giorni fa il sito internet della Salernitana. Ha avuto una ricaduta al collo del piede. Non convocato per tre gare di fila, farà in tempo per la sfida dell’ex al Perugia, il 31 ottobre? E i giovani? Il più utilizzato è stato Empereur. Pollace cotto e mangiato a Crotone. Milinkovic ha giocato scampoli e s’è distinto per un assist divorato da Troianiello con il Trapani. Manca all’appello Odjer. Dopodiché c’è solo la Primavera. (p. t.)