Ora alla Sanseverinese serve solo un miracolo

Occorrono ottomila euro per recuperare in extremis l’iscrizione in Eccellenza Il vice presidente Fasolino: «Speriamo ancora ma qualcuno s’è tirato indietro»

MERCATO SAN SEVERINO. Si tenta il miracolo, l'iscrizione in extremis. Fa acqua da tutte le parti il termine “perentorio” indicato dal Comitato Regionale Campania della Figc per le iscrizioni al campionato di Eccellenza: è scaduto venerdì sera ma diverse società che non sarebbero in regola, compresa la Sanseverinese, confidano nella giornata di oggi per regolarizzare e raddrizzare posizioni più che pendenti, chi con quattrini ancora mancanti e chi con carte da presentare. Lo dice, tra le altre cose, Isidoro Fasolino, vice presidente della Sanseverinese, particolarmente attivo nel salvare il salvabile in queste ore, anche in qualità di amministratore comunale: «Ci sono poche speranze, le abbiamo ancora perché credo che non siamo solo noi a non aver regolarizzato l'iscrizione, è un discorso che dovrebbe riguardare almeno altre sei o sette realtà del campionato di Eccellenza».

Occorrono 8mila euro per iscriversi. La Sanseverinese, dopo aver messo in cantiere una squadra da grande ambizioni, non li ha versati o portati venerdì scorso in Figc regionale. Fasolino: «Qualcuno è venuto meno, la situazione è precipitata all'improvviso. Baselice? Non lui in se e per se, conterebbe ben poco. Direi che sono venuti meno altri, i nomi li farò, almeno adesso, per una questione di privacy. Siamo rimasti spiazzati, è troppo tardi per pensare anche all'ipotesi di passare il titolo ad altri».

Il tono di Fasolino è pessimista. Segue il ricordo degli sforzi fatti: «In questi tre anni abbiamo fatto il possibile, mantenendo tutti gli impegni, a costo di sacrifici e sforzi personali. Parecchia gente di Mercato San Severino è abituata a rimanere alla finestra, col solo scopo di guardare e criticare quel che fanno gli altri. Quando tentiamo di coinvolgere questa gente, nessun aiuto vero».

La Sanseverinese, per dimensioni del territorio che rappresenta ma anche per l'etichetta di presunta corazzata estiva, è la punta dell'iceberg fuori stagione. Ma il malessere è diffuso: nasconderlo col “tutte iscritte” circolato venerdì scorso ha senso zero. La palla, scottante, passa al Comitato Regionale Campania. Da una parte la necessità di tenere botta sul termine “perentorio”, soprattutto nel rispetto delle società che hanno presentato domanda di ripescaggio sapendo che gli organici erano pieni e che l'unica chance di riammissione in Eccellenza era teoricamente data dalle mancate iscrizioni tra le trentadue aventi diritto.

Dall'altra, l'esigenza di tutelare il patrimonio rappresentato dalle società, Sanseverinese e non solo, che in un momento difficile a tutti i livelli cercano di far calcio nel campionato più importante dei dilettanti regionali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA