IL RETROSCENA

Notte ricca di spine in casa Lotito E Susini minaccia gesti estremi

SALERNO. Notte lunga e spigolosa, a casa Lotito. Una notte per dirsi tutto: sul budget, sui programmi, soprattutto sugli uomini. Il mercato condotto a strappi è sempre la fotografia degli equilibri...

SALERNO. Notte lunga e spigolosa, a casa Lotito. Una notte per dirsi tutto: sul budget, sui programmi, soprattutto sugli uomini. Il mercato condotto a strappi è sempre la fotografia degli equilibri granata, delicatissimi: se s’imbastisce la trama e i consiglieri laziali del presidente smontano tutto, se Miglietta salta a un passo dal sì e qualche altro della lista diventa improvvisamente vecchio, allora c’è da riflettere sui ruoli, su chi deve fare cosa. Così ieri notte, occhi negli occhi con Lotito e Mezzaroma, Susini e Mariotto hanno voluto vederci chiaro: decisi anche a forzare la mano, anche al gesto eclatante, estremo e chissà quanto dimostrativo delle dimissioni, se le tessere della fiducia e della stima professionale fossero schizzate fuori dal puzzle granata.

Ieri bisognava parlare parecchio e per questo, in previsione del clima elettrico, le sfilate dei calciatori sono state ridotte all’osso. Il mercato delle proposte e dei possibili affari è andato comunque avanti. Sono state sventagliate altre figurine dei centrocampisti della prima e dell’ultim’ora sulla scrivania di Lotito.

In cambio, ai dirigenti è stato ribadito il budget: siccome il portafoglio non è illimitato, occorrerà anche un po’ d’inventiva - leggasi il colpo Nalini, la trattativa Castagnetti - per portare a casa gente valida e a buon mercato. Il budget si porta dietro scelte sugli uomini. Non solo quelli del campo. S’è discusso pure di Giubilato. Per chi costruisce la Salernitana, Giubilato è - da sempre - capitano non giocatore: richiesto da Susini e Perrone all’arrivo per fare da chioccia ad un gruppo con qualche dissidio, non ci si aspettava che proprio lui potesse mettere il broncio per qualche panchina di troppo.

Qual è il disegno di Lotito su Giubilato? «Figura importante all’interno del gruppo, elemento di raccordo tra squadra e società», disse il patron. Significa la stessa cosa che intendono i tecnici - quindi capitano non giocatore - oppure una cosa diversa? I retroscena raccontano pure di alcune riflessioni sull’età dei giocatori della spina dorsale, ad esempio su Molinari che ha trovato da tempo l’accordo. Se Molinari, il punto fermo, è ritenuto parecchio stagionato, a maggior ragione i capitani non giocatori. Sterzate e contro sterzate anche sui baby di scuola laziale. A cominciare da Berardi. Il portiere è stato convinto da Lotito che ha ascendente su lui, su Zampa, su Vilkaitis e su Sbraga. Tutti funzionali al progetto?

Tutti pronti ad allinearsi alle scelte dell’allenatore che farà parlare il campo? Berardi s’aspetta di giocare, Iannarilli pure. Sono due coetanei, nessuno è chioccia dell’altro ma la proprietà ritiene che Perrone sia abile a disinnescare e far implodere pure questa bombetta. Perrone ieri non c’era: in Inghilterra dov’è in vacanza ha fatto il pieno di self control. La partenza e la gestione saranno ad altissimo coefficiente di rischio. (p. t.)