Nocerina, non fare scherzi a Viareggio

Alle 16 prima trasferta stagionale dei molossi. Molte incognite nell’undici titolare sia in difesa che a centrocampo

NOCERA INFERIORE. Nel posto di Lippi, Sandrelli e Collina. Senza perdere la Bussola. Ammirandola nelle foto vecchie balneari, quella tutta musica e flirt, e nello stesso tempo tenendola orientata sulla ricerca di positività sparsa, in senso calcistico. Comincia la stagione fuori casa. Le ultime istantanee lontano dal San Francesco fanno a cazzotti con la fantasia: poteva andare tutto diversamente se non vi fossero state le sconfitte a Sorrento e Latina, congedo auteriano in stile libero. Del senno di poi sono piene le buche della memoria del pallone.

Girando pagina e campionato, il 4-4-2 di Fontana va in cerca di registrazione. Il brevetto l’hanno depositato in tanti prima di lui. Ma il 4-4-2 suo va registrato in altro senso: trovare le distanze giuste tra un reparto e l’altro, evitare di allungarsi in fase passiva e lasciar perdere la tentazione di cercare il rilancio semplice in quella attiva. Problemi di stagione, di una squadra laboratorio nata tardi e rifatta di sana pianta. Vitale e Martinez sono gli ultimissimi arrivati più o meno pronti all’uso immediato. Il primo già insidia Rizza per la titolarità della maglia da terzino sinistro: potrebbe toccare già a lui. L’altro, invece, va usato a partita in corso, quando la freschezza e l’estro diventano merce da spendere. Il penultimo arrivato, inoltre, è in grado di candidarsi a centravanti titolare: Jogan ha le caratteristiche giuste per combinare qualcosa d’interessante con Malcore, ovviamente la scelta in questione non diverrebbe penalizzante per Evacuo junior, centravanti in discreta evidenza oltre che a segno contro il Perugia. Un paio di dubbi esistono. Magari non in Fontana ma in quelli che debbono cimentarsi alla previsione di formazione. In settimana più volte Fontana ha speso parole belle per De Franco, capitano rimasto “ malgrado “. Però nessuno si sorprenderebbe più di tanto nel vedere Hottor accanto a Romito, essendo in balla sempre e comunque la questione ormai nota di contributi ed età media da rilevare quasi con calcolatrice prima di scegliere chi mandare in campo dall’inizio. E a centrocampo? Fatto salvo il nerbo indispensabile di Remedi, tocca indicare il regista. Palma ha coraggio ed imprevedibilità. Ma non ha peso e quasi mai si prende la licenza di sottrarre a Gragnaniello l’onere di impostare l’azione. Più prevedibile, per caratteristiche e piede, l’alternativa che si chiama Cristofari.

E l’avversario ? Il Viareggio è passato da Cuoghi a Miggiano (da calciatore ex Salernitana e da mister ex Napoli Primavera) tenendo ferma la barra della gioventù. L’anno scorso la società toscana ha incassato contribuiti a iosa, diventando esempio per chi come la Nocerina ha nel presente la necessità d’imitarla. Nel 3-5-2 bianconero odierno non ci sarà l’infortunato De Vena mentre potrebbero esserci fin dall’inizio Vannucchi e soprattutto Rosafio, uno che qualche settimana fa sembrava molosso certo.

Marco Mattiello

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