Nocerina, l’unica certezza resta Citarella

Il patron ha incontrato già ieri Auteri: il binomio potrebbe scindersi sui programmi. Firicano, Asta e Sottil sott’osservazione

NOCERA INFERIORE. Si sono visti. È emerso qualcosa, tra le righe e le parole corrucciate. Si deciderà nel giro di una settimana al massimo. Si sono visti Giovanni Citarella e Gaetano Auteri. S’è confrontato ieri mattina il binomio che negli ultimi tre anni ha fatto questo: grande vittoria in Prima Divisione, serie B persa per errori ma a testa alta, playoff finiti male domenica a Latina. Ci sarà sicuramente un Citarella VI. Non ci sono certezze sull’Auteri IV. Il rinnovo del contratto è stato offerto ma la risposta ci sarà solo tra qualche giorno.

L’impressione è che un ciclo sia terminato e che un altro se ne possa riaprire scindendo il binomio. Il patron non getterà la spugna come fece, al contrario, Mario Gambardella giusto dieci anni fa. La sera stessa dell’eliminazione dai playoff di C2 (inizi di giugno del 2003, ko al San Francesco col Catanzaro), Gambardella decise di abbandonare la prima scena del calcio molosso, rimanendone però finanziatore di salvataggio per altri quattro complicati anni. Citarella, che a giorni ufficializzerà il tutto in conferenza stampa, si tiene la Nocerina nel senso che a meno di altre proposte - di questi tempi non immaginabili - porterà avanti il discorso.

Sullo sfondo emergerebbero coordinate diverse rispetto ai corposi investimenti fatti per tentare di tornare subito in B. L’anno che verrà sarà particolare per la Prima Divisione: blocco delle retrocessioni per riforma (campionato unico a 60 squadre con 3 gironi da 20 dal 2014-2015). Chi non ha obiettivi da vittoria, può concedersi una “tregua”, abbassando i costi e ringiovanendo. Non ci saranno contributi legati strettamente all’utilizzo degli under. L’idea di Macalli e Ghirelli sarebbe quella di premiare le società in base a classifica per età media della formazione schierata. Citarella, insomma, potrebbe scegliere un percorso preciso, facendo prevalere per ragioni comprensibili e giuste l’imprenditore sul tifoso. Ieri mattina forse l’ha solo accennato ad Auteri.

E il mister? Lo Special One, può diventare davvero il Mister Ferguson nel senso di legame duraturo e prolungato? Non vuole lo squadrone ma probabilmente non s’accontenterà, professionalmente parlando, di un discorso giovane in toto. L’ideale sarebbe per lui una via di mezzo, ricostruendo con qualche ambizione. Le parti s’aggiorneranno. Non sono programmati allenamenti. A fine settimana Auteri si congederà per salire in Umbria e guardarsi le finali Primavera: il momento adatto per rivedersi e decidere. Non sono in ballo soldi o contratti pluriennali ma obiettivi e programmi. Se il matrimonio s’interrompesse, cioè se il ciclo finisse, ci sarebbero varie soluzioni da studiare. Innanzitutto gli emergenti di panca, quelli che hanno fatto benissimo in Seconda: Aldo Firicano (Pro Patria), Antonino Asta (Monza) e Stefano Sottili (Venezia). Senza trascurare un navigatore esperto e bravo coi giovani come Stefano Cuoghi (Viareggio) oppure l’outsider legato alla società Sebastiano Siviglia, alla guida della Primavera per metà della scorsa stagione.

Marco Mattiello

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