Nocerina, il baby Lettieri suona la carica

«A Sorrento sarà una battaglia, dobbiamo conquistare i tre punti». La sfida del ventenne contro il veterano Gegè Rossi

NOCERA INFERIORE. Da un codino all’altro. Il più vecchio ed il più giovane. Gegè Rossi, portiere del Sorrento, e Manuel Lettieri, mezz’ala della Nocerina: tra di loro passa una vita calcistica di differenza, cioè 14 anni. Potrebbero ritrovarsi di fronte nel derby che vale la sopravvivenza per il Sorrento ed il miglior piazzamento per i molossi. Comincia che non ha certezze. Cioè il ventenne Lettieri, lo Jovetic di Solofra, paradossalmente il calciatore bandiera se si conteggiano gli anni trascorsi in rossonero. Con questo sono sei. Da giovane si iscrisse in prima squadra: battuta circolata quando non aveva nemmeno l’età per esordire e Padalino lo mise in campo in C2 col Fano. Poi il prestito alla Casertana, l’anno di Primavera con la fascia da capitano, i due spezzoni di quest’anno sempre con la Carrarese. Il suo look negli ultimi tempi prevede il codino, esattamente come Rossi. Eccolo alle prese per la prima volta con telecamere e taccuini : «Se il mister vuole, sono pronto. Ho davanti fior di centrocampisti, però se riposasse qualcuno cercherei di sfruttare il mio spazio, come ho tentato di fare domenica scorsa. Per noi che giochiamo di meno queste occasioni valgono tantissimo. La partita? Il Sorrento non vuole retrocedere, la Nocerina però ha la possibilità di migliorare la posizione e nello stesso tempo ha l’obbligo di mantenere quella attuale. Sarà battaglia». Il suo pensiero va anche agli amici della Berretti, che sabato al San Francesco inizieranno i playoff affrontando il Frosinone. Lui poteva essere il fuoriquota. Invece sarà solo tifoso: «Andrò in ritiro con la prima squadra, resterò attaccato al cellulare per conoscere il risultato. A centrocampo faranno benissimo pure senza di me. C’è gente come Aprile, Scuotto, Cipolletta e Celano. Io vengo dalle giovanili, ho vissuto tutta la trafila, in parallelo coi progressi della prima squadra. So cosa significa sperare nel futuro». Bella parola il futuro, attaccata alle labbra anche di chi giovane calcisticamente non è più. Il caso del portiere napoletano Gegè Rossi, anni trentaquattro, una carriera vissuta anche più in alto ai tempi del Bari. Per contribuire a non far soccombere il suo Sorrento, dovrà procedere con gli straordinari: «Mazzeo ed Evacuo rappresentano il meglio della categoria - dice Rossi - e quindi so già che la domenica non sarà semplicissima. Gli ultimi minuti a Frosinone c’hanno fatto rinascere, siamo passati da spacciati a speranzosi. Daremo tutto, il ritardo dalla Carrarese negli scontri diretti ci costringe a vincere ed a sperare che non facciano altrettanto i toscani contro il Latina. Sarà una partita verissima, un derby da ultima giornata e per certi versi da ultima spiaggia».

Marco Mattiello

©RIPRODUZIONE RISERVATA