Nocerina, grido d’allarme per il futuro

Benevento: «Impegni garantiti fino a giugno, poi serviranno altre risorse». Pavarese: «Rifarei le stesse scelte»

NOCERA INFERIORE. Tra presente e futuro, campo e fuori. La Nocerina onorerà tutti gli impegni: stipendi (ne ha già pagati due ed il terzo è alle porte), ritenute e contributi. Arriverà a giugno dell’anno prossimo con l’iscrizione e la fideiussione pronta ad essere rinnovata. Il campionato di quest’anno costa un milione e due, la metà per le spese calcistiche ed il resto per gli oneri aggiuntivi. I calciatori di proprietà, volendo parlare di futuro, sono: Cremaschi, Crisfofari, Kamana, Esposito e Danti. Diritto di riscatto per Malcore, più Baldan e Negro, passati al Latina rispettivamente con prestito e comproprietà.

Ma il futuro presuppone di più rispetto alla spesa di 100mila euro al mese, lo chiarisce il presidente Gino Benevento: «L’anno prossimo ci vorrà il doppio per assicurare un campionato dignitoso, uno sforzo che i dirigenti di adesso non possono accollarsi, fermo restando che lo stesso Citarella non è in grado di garantire gli esborsi degli anni felici. Quindi occorrerà nuova linfa. Investimenti da fuori? Qui non ci sono appalti da venti milioni da euro, però con molto meno potrebbero intervenire imprenditori delle nostre zone a contribuire».

Il presidente ricorda l’estate sofferta: «Si gridò al miracolo a luglio e miracolo è stato. Oggi i risultati negativi del campo rischiano di far dimenticare cose che invece dovrebbero restare d’attualità. Una parte del comitato non c’è più. Ma chi è rimasto continua a battersi, il sottoscritto per la Nocerina ha rinunciato all’apertura ad Eboli di un’altra porzione d’attività. Gli sponsor? Pensavamo di fare la metà dell’anno scorso. Invece nelle casse è entrato pochissimo (appena 5mila euro a fronte dei 400mila della passata stagione. ndc). Andremo avanti mantenendo tutti gli impegni e garantendo l’iscrizione al prossimo campionato, di più non possiamo». Il plurale significa fondamentalmente lui, l’amministratore ma ancora patron Citarella, i fratelli Tamigi, Villani, Mandarino, D’Acunzi e Barba. Impegni onorati vuol dire garanzia di contributi presi dalla Lega, che però rischiano di ridursi del 30 % in caso di arrivo nelle ultime tre posizioni.

Qui s’innesta il discorso calcistico. Parla il direttore sportivo Gigi Pavarese: «Mi assumo tutte le responsabilità, rifarei ogni scelta. L’unica attenuante che invoco è il trend negativo delle decisioni arbitrali, tanti errori, anzi orrori, a nostro danno. Ci metto la faccia, se abbiamo perso cinque partite di fila, prendetevela con me. Sono convinto che non andremo alla deriva, che il vento cambierà ed arriveremo a riva. Fontana non si discute».

Passaggio su De Franco e Vitale: «Non sono fuori rosa, in questa fase sono fuori dalle scelte tecniche». Qui bisogna spiegare: i due, in caso di esclusione formale, erano pronti a chiedere il reintegro, arrivare a vertenze, esigere l’allenamento con tecnico di seconda categoria. Si viaggia sull’equilibrio dialettico: non fuori rosa ma di sicuro non in campo né domenica né lunedì.

Marco Mattiello

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