Nocerina, da oggi il Tnas può decidere sul ricorso

Pubblicate ieri le motivazioni della sentenza della Corte di giustizia federale. Grosseto e Camilli scagionati per «insufficienza del materiale probatorio»

NOCERA INFERIORE. La Nocerina ha saputo il motivo della mancata riammissione in B. La Corte di Giustizia Federale ha pubblicato le motivazioni della sentenza di secondo grado. Grosseto scagionato così: non attendibili le confessioni dell’ex direttore sportivo Iaconi che tirava in ballo il presidente Camilli, rilevata insufficienza del materiale probatorio, confusione e mancanza di riscontri nelle chiamate in correità di altri tesserati. Quindici pagine per arrivare alla conclusione seguente: «in ossequio al principio in dubio pro reo, l’impossibilità di convalidare come ipotesi ragionevole e di sicuro affidamento la ricostruzione prospettata dalla Procura e condivisa dalla Commissione Disciplinare Nazionale».

È una sentenza che ha spaccato la Corte. È soprattutto una sentenza clamorosa: sconfessa completamente Palazzi e i giudici della Disciplinare, introduce il “dubio pro reo” che normalmente poco o niente ha a che fare con la giustizia sportiva. Cita un paio di volte la Cassazione. Sembra incredibile, a livello di giustizia sportiva, il seguente passaggio, con citazione di una sentenza del 2003 riguardante Giulio Andreotti e l’omicidio Pecorelli: “«il solo movente, per il carattere di ambiguità che è ad esso intrinseco, non è comunque mai di per sé assimilabile ad un grave elemento indiziario».

Ci sarebbe materia di ampia discussione in terzo grado per Clarizia, Stagliano e i due Bellacosa se arrivasse il via libera all’ammissibilità del ricorso. Nel pomeriggio anche al Lecce il Tnas aveva fornito la stessa risposta momentaneamente girata alla Nocerina qualche giorno fa: impossibile prendere in esame l’istanza cautelare di sospensiva (lo stop alle partite del Vicenza nel caso dei pugliesi mentre i rossoneri volevano bloccare quelle del Grosseto) fino a quando non saranno depositate alla segreteria del Tribunale Nazionale dell’Arbitrato per lo Sport le motivazioni dell’impugnata sentenza di secondo grado.

La pubblicazione avvenuta in serata, a partire dalla giornata di oggi, mette il Tnas in condizione di pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva (pur avendo Grosseto e Vicenza già giocato la prima di campionato) e di esaminare l’ammissibilità dei ricorsi (un no chiuderebbe subito il discorso). Intanto c’è stata la presa di posizione del Codacons: chiesta la sospensione del campionato, con invito a tifosi e scommettitori di conservare le ricevute delle scommesse e i tagliandi d’ingresso, di aderire alla mega- azione legale finalizzata al risarcimento danni, 500 euro di indennizzo a testa, verso responsabili degli illeciti, società di calcio ed enti che avevano il compito di vigilare.

Marco Mattiello

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