SALERNITANA

Nicola studia la vendetta: assalto a Verona e critiche

Il tecnico come il collega scaligero domenica rischia l’esonero

Fiducia a tempo. La formula scelta della Salernitana ruota intorno all’esito della sfida con l'Hellas Verona di domenica pomeriggio. Novanta minuti che saranno il crocevia della stagione ma anche l’esame verità per Davide Nicola . La sconfitta con il Sassuolo ha lasciato strascichi che nemmeno il faccia a faccia tra il tecnico e il ds Morgan De Sanctis consumatosi lunedì pomeriggio nel blindatissimo Centro Sportivo del Mary Rosy hanno dissolto del tutto. «I risultati non sono soddisfacenti: occorre dare una sterzata» le parole di Danilo Iervolino ai microfoni di Lira Tv alzano, pressione su una squadra che si è spenta nei minuti finali con la Juventus e sembra essere rimasta con la testa ancora all'Allianz Stadium, lasciando per strada punti, energie e anche un pizzico di umiltà.

Il summit. La conferma di Nicola e la volontà di concedere una nuova ed ultima chance al tecnico piemontese si è cristallizzata nella giornata di riposo concessa ieri alla squadra dopo l'allenamento punitivo di lunedì pomeriggio. Poche ore prima, si era deciso di non procedere con il ribaltone, rinviando ogni idea sulla possibilità di formulare una short-list di eventuali sostituiti nonostante i rumors e le prime candidature sottoposte ai piani dirigenziali granata attraverso vari intermediari. Tutto sottolineato nel fitto colloquio tra il patron Iervolino e il ds De Sanctis, il primo andato via dal Mapei Stadium arrabbiatissimo e con il cellulare incollato all’orecchio, lasciando al suo braccio destro di rendere pubblico il malcontento societario ai microfoni di Dazn. Scelta però che non è piaciuta a Nicola che ci ha voluto vedere chiaro, chiedendo ed ottenendo un incontro con il direttore sportivo e l'intera area sportiva. Riunione fiume e soprattutto delicata, come sottolineato sia dai volti tirati dei protagonisti che dalla poca voglia di parlare di tutti. Tanti argomenti sul tavolo ma una sola certezza: con il Verona occorre vincere per non rovinare una storia d’amore passata dalle stelle (la miracolosa salvezza in Serie A) alla polvere e ai veleni delle scorse ore.

Destini simili. Tutto ruota intorno all'Hellas degli ex Verdi e Djuric , anch’essi alle prese con una partenza di stagione difficile, con l'allenatore Cioffi sulla graticola ormai da settimane. Salernitana- Verona rischia di essere la sfida di non ritorno per uno dei due tecnici, con Nicola che punta ad invertire la tendenza con gli scaligeri (un successo in 10 precedenti) e nutre sete di vendetta contro il collega e rivale Cioffi, lo scorso 22 maggio protagonista del poker dalla guida dell'Udinese che fece tremare la Salernitanala avvicinandola alla retrocessione in B prima di esplodere di gioia per il passo falso del Cagliari a Venezia.

Le soluzioni. Da oggi si penserà solo al campo, indirizzando ogni attenzione sulla preparazione di una partita che vale quanto una finale anticipata. Come si presenterà la Salernitana all’Arechi? Verosimilmente identica nel modo di scendere in campo ma con qualche interprete diverso in tutti i reparti. Fari puntati soprattutto su Federico Fazio : l'argentino ha lavorato anche ieri per provare a smaltire i fastidi alla caviglia sinistra. Nicola lo aspetterà fino alla fine, conscio dell’importanza dell’ex Roma in termini di qualità ma anche di carattere e personalità. Non arrivano buone notizie per Emil Bohinen : l’affaticamento muscolare rimediato all’antivigilia della sfida con il Sassuolo non fa filtrare ottimismo su un pronto recupero. Per il resto sarà ancora 3-5-2, con il possibile rilancio di Gyomber in difesa, con Kastanos che insidia Vilhena in mediana e con Bonazzoli che punta al sorpasso su Piatek .

Sabato Romeo