Nella Paganese di Maurizi anche Scarpa è a rischio

Potrebbe entrare anche lui nel “taglio” di quasi tutta la colonia di ex granata «Non ho sentito i dirigenti, le doppiette nei derby emozioni indimenticabili»

PAGANI. La Paganese che sta nascendo, in attesa della firma del tecnico Maurizi, sarà rivoltata come un calzino in tutti ruoli e soprattutto nella carta d’identità. Un taglio netto con il passato con la colonia di ex Salernitana, a partire dall’allenatore Grassadonia, che ha lasciato Pagani subito dopo l’ultima gara di campionato. Da Fusco a Fava, da Pastore a Neglia, da Agresta (anche se è legato agli azzurrostellati) a Soligo (grande delusione della passata stagione), da Romondini a Girardi e Fernandez. Tutti hanno già fatto la risoluzione di contratto essendo a scadenza, tranne al momento Francesco Scarpa, l’unico ancora in attesa di sviluppi.

Dell’ossatura della passata stagione - tranne i giovani in prestito per i quali il dg D’Eboli sta cercando nuove intese con Pescara e Lecce - il solo Marruocco potrebbe far parte della nuova Paganese, sempre in attesa delle decisioni su Scarpa. Al momento il miglior cannoniere dello scorso campionato della Paganese è in stand by: «Non ho sentito nessuno della società, aspetto un incontro per definire la mia posizione. Sono a scadenza di contratto, dunque bisogna valutare la mia posizione».

L’ultima stagione ha lasciato tanto amaro in bocca al fantasista di Torre Annunziata: «Troppi alti e bassi. Si poteva fare di più, ma alla fine abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla. Resteranno per sempre nei miei ricordi le doppiette nei derby con la Nocerina e l’Avellino, emozioni indimenticabili».

Punzecchiato sul futuro declina l’invito a rispondere: «Non lo so, ora voglio stare tranquillo e penso a riposarmi». Eppure la bandiera della Paganese verso il finale di stagione s’è ammainata e lui non sa darsi una spiegazione anche per il rapporto non sempre idilliaco con il tecnico Grassadonia che più volte durante la stagione l’ha relegato in panchina: «Il bilancio personale è stato positivo sin quando ho giocato. Alla terza di ritorno, dopo la vittoria sull’Avellino, avevo realizzato otto reti. Poi, dopo le sconfitte di Catanzaro e Gubbio, non ho quasi più giocato - precisa Scarpa- e dopo il rigore sbagliato con il Benevento sono stato accantonato e senza una spiegazione, nonostante ciò ritengo Grassadonia un buon allenatore».

Peppe Nocera

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