Napoli, un pareggio e qualche rimpianto

Finisce 1-1 col Milan: Pandev risponde al vantaggio di Flamini. Ma nella ripresa gli azzurri non sfruttano l’uomo in più

MILANO. Premessa: il pareggio è un risultato positivo. Il Napoli fa 1-1 a San Siro con il Milan e archivia il secondo posto: il vantaggio resta inalterato. Quattro lunghezze restano preziose. Il rammarico – però – c’è. Gli azzurri danno l’impressione di poter espugnare la Scala del Calcio: le occasioni sprecate di Cavani e i rossoneri in dieci sembrano alimentare la possibilità del colpaccio che non arriva.

I rossoneri mostrano subito gli artigli perché hanno un solo risultato a disposizione. Boateng parte bene, si piazza tra le linee e al 4’ sfiora il vantaggio: la deviazione di Cannavaro non inganna De Sanctis che è bravo a deviare. Il Napoli sembra quasi faticare a superare la metà campo: gli azzurri cercano di contenere la pressione iniziale dei padroni di casa, ma poi trova la chiave giusta, ovvero quella preferita da Mazzarri. Il Milan concede spazi da sfruttare con le veloci ripartenze. Manca, però, l’ultimo passaggio per concretizzare una situazione favorevole. Il Napoli recrimina al 18’ per un tocco di mano di Flamini che Rocchi ignora, per il resto manca la conclusione per cercare di sbloccare l’equilibrio. La collezione di corner non basta, la solita disattenzione è dietro l’angolo: Britos prova l’anticipo al limite dell’area, la palla resta lì e Flamini – lasciato solo da Zuniga – supera De Sanctis. Il Napoli non ci sta, la reazione è rabbiosa: Hamsik dalla sinistra pennella per Pandev che da dentro l’area fissa l’1-1 dopo solo tre minuti. Esplode San Siro, festeggia pure De Laurentiis. Il Milan si scopre timoroso e Cavani ha addirittura la possibilità del sorpasso: il lancio di Cannavaro è perfetto, il pallonetto del Matador meno e Abbiati riesce a neutralizzarlo da pochi passi. La ripresa comincia con lo stesso copione. La furia del Napoli sembra placarsi nuovamente: il Milan attacca, il Napoli aspetta. Mazzarri toglie Pandev - leggermente zoppicante - e inserisce Insigne. L’alta mossa è Armero in posizione da trequartista: il colombiano prende il posto di un Hamsik a corrente alternata: un assist delizioso, ma anche tanti errori in fase di impostazione. Il

Milan resta in dieci per l’espulsione di Flamini: rosso diretto per un fallo scomposto su Zuniga. L’intensità del Napoli non cambia, Cavani ha un’altra grande occasione sull’assist perfetto di Insigne: il Matador controlla bene in area, la conclusione – però – è da dimenticare. Mazzarri si gioca il tutto per tutto: entra pure Calaiò per Maggio. Cavani ha un’altra buona chance su punizione, ma non riesce a calibrare bene la potenza del suo destro. La partita s’incattivisce, Rocchi è costretto a distribuire cartellini gialli, il Napoli ha un’ultima fiammata nel recupero: ci provano prima Armero - Abbiati anticipa Cavani - e poi Calaiò di testa, ma il risultato non si schioda.(p.t.)

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