Napoli spettacolo, poi arriva la rimonta

Insigne e Pandev spingono gli azzurri contro l’Arsenal che negli ultimi 20’ agguanta il pari. Higuain, esordio in chiaroscuro

NAPOLI. Un pari che profuma di risultato positivo. Il Napoli fa la voce grossa all’Emirates contro l’Arsenal: domina il primo tempo con il doppio schiaffo rifilato da Insigne e Pandev, poi nella ripresa soffre contro i Gunners più avanti fisicamente che negli ultimi 20’ dominano e inchiodano il 2-2. Per Benitez, comunque, buone impressioni da Reina, Behrami, Hamsik e Insigne. Cannavaro ha sofferto nella ripresa e macchia la sua prestazione su entrambi i gol dei padroni di casa. Non ingrana neanche Inler che comunque non è al meglio della preparazione. E Higuain? Gli manca la brillantezza, quindi può soltanto crescere. Ma gli azzurri comunque possono sorridere. La differenza rispetto al passato sta tutta nell’approccio. Il Napoli non soffre l’impatto con uno stadio prestigioso come l'Emirates e comincia la partita con grande tranquillità. Gli azzurri colpiscono subito. Insigne sfrutta la disattenzione di Jerkinson sul lancio di Cannavaro e fulmina Fabiansky. I ritmi sono buoni nonostante il caldo. I Gunners attaccano soprattutto dal lato di Mesto che va in difficoltà sulle progressioni di Podolski. L’arbitro concede un rigore inesistente per un contatto tra Behrami e Gibbs. Reina neutralizza la conclusione di Podolski e si presenta subito come un protagonista. Lo spagnolo gioca sempre il pallone e guadagna un tempo di gioco, rischia tanto al 13’, quando sbaglia il rinvio e favorisce la conclusione di Gnabry, poi si riscatta al 17’ dagli undici metri. Il Napoli si affida soprattutto a Behrami e Hamsik. Il primo aggredisce gli avversari, il secondo imposta. Meglio loro che Inler, apparso ancora indietro assieme a Callejon che non ha la continuità necessaria. Insigne ha già il motore al massimo: personalità e intelligenza al servizio della squadra. Il raddoppio è quasi la sintesi tra il vecchio e il nuovo corso: possesso palla, poi la verticalizzazione improvvisa di Hamsik per Pandev che mette a sedere Fabianski e firma il 2-0. L'Arsenal non ci sta, ma ci pensa ancora Pepe Reina: devia in angolo la conclusione di Podolski, poi neutralizza pure il colpo di testa di Mertesacker. Benitez cambia subito due pedine. C’è il debutto di Maggio e tocca soprattutto a Higuain, punta centrale al posto di Pandev. È l’Arsenal a rendersi subito pericoloso con Wilshere che sfiora di poco il guizzo. Wenger aumenta la qualità: entrano Sagna e Walcott per dare maggiore consistenza alla fascia destra. L’iniziativa è dei Gunners che cercano di ribaltare il risultato. Il Napoli arretra e prova a ripartire. Higuain non è al meglio e si vede: prova a fare qualche sponda, ma gli manca ancora lo scatto dei tempi migliori. Benitez fa debuttare Albiol che si piazza al centro della difesa. Mertens prende il posto di Hamsik. L’Arsenal prenota un finale da brividi e accorcia col capolavoro di Giroud che si coordina in area con una splendida semi-rovesciata. Benitez capisce che il momento è difficile e si cautela. Il Napoli si copre con un abbottonato 4-4-2 considerando che Dossena si piazza a sinistra per Insigne ma l’Arsenal trova il 2-2 con il colpo di testa di Koscielny che sfrutta la respinta di Reina su Mertesacker.

Pasquale Tina

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